Quattro anni e mezzo. E’ questa la sentenza di condanna della quarta sezione penale del Tribunale di Napoli (presidente Anna Laura Alfano) nei confronti di Alfonso Papa, ex parlamentare del Popolo delle libertà, a processo per l’inchiesta della procura partenopea su presunti favori in cambio di denaro e altre utilità agli imprenditori Angelo e Roberto Grillo, ritenuti vicini al clan camorristico dei Belforte, egemone a Marcianise (Caserta).
Assieme all’ex deputato è stato condannato, a due anni e 8 mesi, anche il padre Giovanni.
I due sono stati ritenuti colpevoli, scrive oggi l’Ansa, al termine del processo conclusosi giovedì, di concussione aggravata dall’aver agevolato un’associazione mafiosa, in questo caso il clan Belforte. Alfonso Papa era già stato coinvolto nell’inchiesta sulla presunte loggia P4, ma il processo nei confronti dell’ex parlamentare e magistrato si è concluso nel 2019 con la prescrizione: Papa era accusato di favoreggiamento, concussione e rivelazione di segreto d’ufficio.
Anche Angelo Grillo, imprenditore nel settore dei servizi di pulizia, è stato coinvolto in più inchieste giudiziarie e condannato a 30 anni di reclusione nel gennaio 2019 come mandante dell’omicidio di Angelo Cortese, un estorsore del clan Piccolo che Grillo fece ammazzare in quanto provò a chiedergli il pizzo.
Per Papa il giudice del tribunale di Napoli ha anche disposto l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni: l’ex deputato del Pdl è stato invece assolto da alcuni episodi contestati dalla procura con la formula del “perché il fatto non sussiste”. Stessa formula anche per Valentina Pacchiano, assolta dall’accusa di avere reso false dichiarazioni.
