Coronavirus, gli ospedali respirano: oltre 2mila guariti in un giorno. “Fase di rallentamento”

Record di persone guarite in 24 ore, nuovi contagiati ancora in calo così come continuano a ridursi i pazienti ricoverati in terapia intensiva. E’ quanto emerge dal bollettino dell’8 aprile sull’emergenza coronavirus in Italia diramato poco dopo le 18 dal Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli.

I decessi nelle ultime 24 ore sono 542 per un totale di 17.669. Tra ieri e oggi sono guariti ben 2.099 pazienti per un totale di 26.491, di cui la metà è attribuibile agli ultimi dieci giorni, dato questo più che positivo secondo Borrelli.

I casi attuali in Italia sono 95.262 con un aumento di 1.195 contagiati nelle ultime 24 ore. Quelli totali dall’inizio dell’epidemia sono 139.422, dato questo che comprende anche il numero di decessi e guariti.

Nelle ultime 24 ore le persone risultate positive sono 3.836 su un numero record di tamponi effettuati, ben 51.680, con una percentuale di contagiati del 7,4%.

Continuano – come detto – a diminuire i ricoveri in terapia intensiva: attualmente sono 3.693, con un calo di 99 unità rispetto al giorno precedente. Stesso discorso per i pazienti ricoverati in reparto: sono 28.485 con un calo di 233 unità nelle ultime 24 ore. I positivi che si trovano a casa in isolamento con sintomi lievi o nulli sono ben 63.084, il 66% dei contagiati totali.

SI VEDE LA LUCE – “Non siamo in diminuzione netta, siamo in rallentamento della velocità di trasmissione” ha sottolineato Ranieri Guerra, membro dell’Oms e componente del comitato tecnico-scientifico, in conferenza.  Sulla fase 2 Guerra si è così espresso: “I passi preliminari da compiere prima della riapertura sono parecchi. Bisogna predisporre una valutazione di rischio, per classi di lavoro, zona geografica, ma sempre con un occhio alla diminuzione marcata della curva”.  A questo va aggiunta “una categoria di persone che per età o patologie è vulnerabile. E io non credo che il governo italiano voglia procedere a una riapertura senza tenere in conto questo rischio che è al momento è ancora alto”, aggiunge.

“Non credo che il governo intenda proporre azioni che non siano dettate dalla massima prudenza. Siamo in un momento – spiega Guerra – dove si comincia a vedere la luce ma l’allarme è tutt’ora massimo. Le misure di contenimento hanno avuto un riscontro preciso e continuare con queste misure ci può portare all’abbattimento della curva che è ancora vulnerabile e può risalire”.

“Sarebbe deleterio vanificare i sacrifici fatti ora che siamo a un passo dalla prospettiva di vittoria. Ma non abbiamo vinto. E’ il momento di serrare le fila perché possiamo arrivarci” aggiunge.

Intanto Borrelli ha annunciato l’arrivo di “due team di medici dalla Romania e della Norveglia che opereranno nelle regioni maggiormente colpite dal virus”.