“Coronavirus ha viaggiato sui Tir in autostrada”, lo studio sul contagio in Italia

“Il virus ha viaggiato in autostrada“. E’ il teorema di Giovanni Sebastiani, ricercatore dell’Istituto per le applicazioni del calcolo ‘Mauro Picone’, del Cnr, spiegato dallo scienziato in un’intervista al Corriere della Sera.

“Probabilmente – dice – si è spostato col traffico degli autotrasportatori e sarebbe interessante verificare la frequenza dei contagi in questa categoria. Meno probabile che il veicolo siano state le automobili private. Siamo giunti a queste conclusioni sulla base di due evidenze”.

Illustra infatti Sebastiani: “Abbiamo osservato all’interno della penisola la distribuzione delle province più colpite in termini di contagi. Si distribuivano tutte quante su 4 direttrici autostradali di carattere internazionale: la E35 da Milano a Napoli (meglio conosciuta come A1), la E70 da Torino a Venezia, poi altre due direttrici più brevi ma caratterizzate da grande traffico, la A22 Modena-Trento-Bolzano, infine la E55 da Bologna ad Ancona. Il 5 aprile solo le province di Piacenza e Cremona superavano l’1% dei contagiati. Il capoluogo della prima si trova nell’intersezione tra E35 e E70, per la seconda a 40 chilometri dal primo lungo la E70. Non è casuale che siano posizionate lungo arterie così trafficate“, conclude il ricercatore del Cnr.

Sebastiani però vede l’emergenza frenare, come pubblicato con un suo studio sul “European Journal of Epidemiology”. Nel modello matematico del ricercatore del Cnr emerge che “fino a ieri 98 province sul totale delle 107 italiane avevano superato il picco. Col nostro modello possiamo prevedere quando arriveremo alla stabilizzazione della curva o quando il tasso dei contagiati sarà sceso a livelli trascurabili”.