Coronavirus, meno di 2mila ricoverati negli ospedali: 753 nuovi casi e 56 decessi (ma con un ricalcolo)

Tornano a salire i decessi in Italia per Covid-19, ma a causa di un imponente riconteggio dei dati da parte della Regione Puglia, che ha ricalcolato 21 vittime nel periodo marzo-maggio 2021 facendo salire il conteggio odierno a 56 vittime, ben 28 in più di giovedì.

I nuovi casi invece nel bollettino odierno sono 753, in calo rispetto ai 927 di ieri: il totale sale, considerando anche morti e guariti, a 4.256.451 da inizio pandemia. Le vittime invece sono 7.418 vittime da febbraio 2020.

Nelle ultime 24 ore sono guarite/dimessi 2.769 persone, mentre gli attualmente positivi sono 60.235, in calo di 2.074 unità.

I tamponi processati, tra molecolari e antigenici, sono stati 192.541, quasi 5mila in meno in confronto a giovedì: ne deriva che il tasso di positività si attesta allo 0,4 per cento, in calo di un decimale rispetto a ieri.

Sono 306 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, con un calo di 22 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 8 (ieri erano stati 12). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.899, in calo di 128 unità rispetto a ieri.

A livello territoriale, le Regioni con il maggior numero di contagi sono la Lombardia (134), il Lazio (91) e la Campania (77).

LA VARIANTE DELTA – L’Italia che si prepara a diventare interamente Zona Bianca – l’area a minor rischio contagio – da lunedì, con l’ordinanza sulla Valle d’Aosta, unica a essere ancora in Zona Gialla, è alle prese con la variante Delta del coronavirus. L’ex variante indiana, che ha causato un’impennata dei positivi in Regno Unito e per il Centro Europeo per la Sorveglianza delle Malattie (Ecdc) destinata a diventare dominante fino al 90% in Europa entro agosto, si assesta al 16,8% dei contagi in Italia. È quanto emerge dalle prime segnalazioni delle ultime settimane, aggiornate al 21 giugno, monitorate dal Sistema di Sorveglianza Integrata covid-19 dell’Istituto di Superiore di Sanità che sulla diffusione della mutazione ha avviato un’indagine.

La variante di coronavirus dominante resta l’Alfa, al 74,92%. La Delta, e il suo sottotipo Kappa, è quindi segnalato in aumento dal 4,2% di maggio. “Dalla nostra sorveglianza epidemiologica emerge un quadro in rapida evoluzione che conferma come anche nel nostro Paese, come nel resto d’Europa, la variante Delta del virus stia diventando prevalente. Con la prossima flash survey avremo una stima più precisa della prevalenza”. Delta risulta essere più trasmissibile del 40,60% rispetto alla variante Alpha.