Coronavirus, psicosi anche in Parlamento: sparisce l’Amuchina dai bagni

L’incubo (e la psicosi) coronavirus ha raggiunto il Parlamento italiano. Dai bagni della Camera è infatti sparita l’Amuchina, il più noto tra i disinfettanti, richiestissimo sul mercato tanto da generare folli aumenti negli store online, e tra i parlamentari si parla già di furto.

Da alcuni giorni all’ingresso dei servizi igienici di Montecitorio erano stati messi a disposizione i flaconi di gel disinfettante per evitare il contagio da Covid-2019, ma sono già scomparsi: a rimanere intatte solo le locandine dell’Organizzazione mondiale della sanità che spiega in 11 passi come lavarsi correttamente le mani.

Che la psicosi abbia contagiato i parlamentari ben prima del coronavirus era già emerso chiaramente da alcuni giorni: in Aula infatti i deputati Maria Teresa Baldini, di Fratelli d’Italia, e il collega di Forza Italia Matteo Dall’Osso, si erano presentati indossando le mascherine.

Sia Camera che Senato avevano quindi predisposto delle misure restrittive e preventive: le porte restano chiuse infatti al pubblico esterno, mentre solo i giornalisti accreditati possono entrare. Palazzo Madama e Montecitorio inoltre sono presidiati da scanner per la misurazione della temperatura, stessa misura adottata per i controlli negli aeroporti. Le misure sono valide fino al 15 marzo, ma prorogabili in caso l’emergenza non sia terminata per quella data.