Egregio Presidente Draghi,
Ci rivolgiamo a Lei e al Suo Governo affinché adotti un’iniziativa su scala globale, guidata da Bpur International, volta a promulgare un Trattato internazionale per vietare l’uso politico della religione: un tema di crescente urgenza che richiede una solida base con cui disarmare l’estremismo ed eliminare la pericolosa commistione di religione e politica.
L’Afghanistan di oggi ripropone tragicamente la necessità di stabilire una serie di regole internazionali per proteggere gli individui e le minoranze dalla discriminazione e dall’oppressione perpetrate per motivi religiosi. Il trattato che Bpur propone all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite rappresenta un nuovo approccio per introdurre regole internazionali chiare, semplici e condivisibili per vietare gli usi politici della religione che minano l’uguaglianza umana, le discriminazioni religiose sia nei diritti che nei doveri e le restrizioni alla libertà di religione e di credo. Tali regole permetterebbero alla comunità internazionale di parlare con una sola voce a gruppi come i talebani e di allineare gli interessi dei paesi vicini e delle maggiori potenze rispetto allo scenario afgano e a tutte le minacce alla pace mondiale.
Recentemente, il Sottosegretario agli Interni Ivan Scalfarotto si è espresso con forza a sostegno del trattato proposto da Bpur, così come il presidente del Consiglio del Marocco, Saad-Eddine El Othmani, che ha incaricato il rispettivo ministro degli Esteri di portare avanti il dossier. Azioni simili sono in corso in Bangladesh, Austria. Complessivamente, abbiamo diversi livelli di sostegno in circa 40 Paesi: un bacino di sostenitori dal quale miriamo a formare un gruppo iniziale di Stati membri dell’Onu geopoliticamente diversi che introduca la proposta in Assemblea Generale. L’approccio non conflittuale che caratterizza questa iniziativa, fondata sul massimo rispetto per tutte le religioni, contribuirebbe a generare nel tempo un consenso globale e consegnerebbe alla comunità internazionale uno strumento efficace per affrontare i conflitti attuali e futuri.
Le regole proposte si applicherebbero infatti a tutte le violazioni, evitando di scontrarsi con le credenze religiose profondamente incise nei credenti. Come già accaduto in passato su altre iniziative di portata internazionale, auspichiamo che il governo italiano assuma un ruolo guida nel sostenere questa iniziativa in collaborazione con altri governi per presentare la proposta di trattato all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Giulio Terzi già Ministro degli Esteri
Roberto Rampi Senatore
Valeria Fedeli Senatrice
Elisabetta Zamparutti board di BPUR
Matteo Angioli Coordinatore di BPUR
