Luca Serianni era stato investito qualche giorno fa, mentre attraversava la strada. È morto oggi, il professore, noto e prestigioso linguista di fama internazionale, intorno alle 9:30. Lo ha fatto sapere la famiglia con una nota in cui ringrazia “tutti coloro che in questi giorni hanno manifestato il loro affetto”. Serianni aveva 74 anni. L’università La Sapienza di Roma in una nota sul sito lo ha salutato definendolo “punto di riferimento nella cultura nazionale per gli studi sulla lingua italiana”.
Era nato nel 1947 a Roma, si era formato sotto la guida i Arrigo Castellani e si era laureato a La Sapienza nel 1970. Dal 1973 era diventato assistente ordinario. La chiamata a Roma come ordinario alla Sapienza era arrivata nel 1980. Dopo incarichi in varie sedi, ad Arezzo, L’Aquila e Messina. Era vicepresidente della Società Dante Alighieri, socio ordinario della Casa di Dante di Roma, accademico della Crusca, socio dell’Accademia dei Lincei, accademico dell’Arcadia e socio di numerose altre accademie nazionali e di istituti culturali. Era professore emerito all’Università La Sapienza, doveva aveva insegnato per 37 anni, dal 1980 al 2017, dottore honoris causa dell’università spagnola di Valladolid e di quella di Atene. Diceva: “Chi sceglie di fare l’insegnante non può permettersi il lusso di essere pessimista, perché ogni allievo è una risorsa preziosa”.
Dirigeva l’Oim, l’Osservatorio Italianismi nel mondo, ed era vicepresidente della Società Dante Alighieri. Da tempo era impegnato con la comunità di Sant’Egidio. Si ricordano tra le sue numerose pubblicazioni soprattutto una grammatica che ebbe grande riscontro, l’edizione del Devoto Oli-Vocabolario della Lingua Italiana curato con Maurizio Trifone e la Storia della lingua italiana con Pietro Trifone. Ha partecipato ad diverse importanti imprese collettive a carattere internazionale. A questo punto della sua vita stava per realizzare un sogno che inseguiva da decenni: negli ultimi tempi si era infatti dedicato al progetto complessivo del neonato Mundi, il Museo Nazionale della Lingua Italiana, da poco aperto a Firenze nel complesso di Santa Maria Novella. Lo scorso 6 luglio aveva presenziato all’inaugurazione delle prime due sale del Museo.
Lunedì scorso, 18 luglio, il linguista era stato investito da un’automobile a Ostia, dove viveva da anni, tra via delle Isole del Capo Verde e via dei Velieri. Secondo le ricostruzioni il tragico incidente si sarebbe verificato mentre il professore attraversava sulle strisce pedonali. Serianni stava andando a sottoporsi ad alcune analisi. L’impatto è stato violentissimo. Il linguista ha battuto la testa, la donna alla guida dell’automobile si è fermata e ha chiamato i soccorsi. Prima del ricovero all’Ospedale Grassi Serianni aveva dato dei segni di ripresa, aveva anche parlato, ma le sue condizioni erano rapidamente peggiorate. Era stato trasportato al San Camillo, in prognosi riservata, con un grave emorragia cerebrale e diverse fratture. Era ricoverato in coma irreversibile. L’annuncio della morte dopo che i medici stamattina hanno constatato l’esito piatto dell’elettroencefalogramma. Poco dopo la dichiarazione della morte cerebrale. I familiari e gli amici hanno espresso “la loro personale gratitudine al personale sanitario dell’Ospedale San Camillo di Roma”.
