È morto Ron Galella, il Re de Paparazzi di origini lucane preso a pugni da Marlon Brando e ossessionato da Jackie Kennedy

Foto da Instagram (Ron Galella)

Correndo dietro le più grandi celebrità del Novecento, rubando scatti e strappando scoop, era diventato l’“Extraordinaire”, il “King of paparazzi”, un testimone e protagonista del suo tempo. Ron Galella, origini lucane, il più grande paparazzo della storia, protagonista di una parabola unica, una vita da film, è morto a 91 anni. Si è spento sabato scorso nel sonno, nella sua casa di Montville, nel New Jersey. Lo ha fatto sapere il New York Times. Le sue fotografie sono diventate copertine di giornali, scatti da storie scandalistiche, argomenti di conversazione, stampe da esposizione artistica.

Era nato nel 1931 nel Bronx, a New York. Il padre era un falegname partito dalla Basilicata: era emigrato da Muro Lucano, in provincia di Potenza, dove era tornato qualche anno fa. E infatti il sindaco Giovanni Setaro esprime il cordoglio della comunità, che a Galella aveva conferito la cittadinanza onoraria: “Il popolo murese ha la fortuna di avere un’ importante collezione fotografica in mostra presso il Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano donata direttamente dal Maestro e che ancora di più, da oggi, diventerà valore aggiunto per la nostra Città. Un abbraccio a tutta la famiglia dal popolo murese e dall’intera Basilicata”. I suoi primi scatti li fece come fotografo dell’esercito, durante la Guerra di Corea. Quindi si laureò, nel 1958, in fotogiornalismo all’Art Center College of Design di Pasadena. Dagli anni cinquanta in poi non c’è stata celebrità che non sia stata immortalata dal “King” dei paparazzi.

Galella si appostava tra le strade di Manhattan e Los Angeles. Ha fotografato tutti, ma davvero tutti. Elvis Presley, Louis Amstrong, Frank Sinatra, Marlon Brando, Maria Callas, Frank Zappa, Richard Burton, Elton John, Yves Saint Lauren, Mick Jagger, Jackie Kennedy, Truman Capote, Andy Warhol, Anna Magnani, John Lennon e Liz Taylor. Tanti italiani anche, come Marcello Mastroianni, Roberto Benigni e Sophia Loren.

Per rubare i suoi scatti non mancarono scazzottate, risse, questioni giudiziarie. Marlon Brando con un pugno gli spaccò la mascella e gli fece saltare cinque denti. Era il 1973. Il fotografo venne risarcito con 40mila dollari. “Una volta dimesso gli stetti di nuovo dietro, ma con in testa un casco da football per evitare altre sorprese”. E infatti di quella turbolenta relazione resta una fotografia passata anche quella alla storia.

Un anno prima invece Jackie Kennedy Onassis lo portò in tribunale: Galella le aveva reso la vita impossibile e non si sarebbe dovuto più avvicinare a lei e ai suoi figli. A distanza di 25 piedi da lei e a 30 dai suoi figli. È passato però alla storia la “windeblow Jackie” Kennedy, immortalata a Central Park nel 1973. Definiva quello scatto “la mia Monna Lisa”. A lei dedico un libro interno intitolato My Obsession. Forse il suo più celebre. Galella fu anche arrestato in Messico per lo scontro corpo a corpo con la guardia del corpo di Richard Burton, marito di Liz Taylor. Altra rissa famosa fu quella con un giovane Sean Penn.

Ha pubblicato oltre 20 libri fotografici. Il documentario a lui dedicato, Smash His Camera, nel 2010, ha vinto il Sundance Film Festival di Robert Redford. Le sue foto sono esposte al Museum of Modern Art di New York, alla Tate Modern di Londra e alla Helmut Newton Foundation Museum of Phtography di Berlino. Ha fatto oltre tre milioni di ritratti di protagonisti dello star business, custoditi nella sua villa in campagna a poco più di un’ora da New York. Le sue foto valgono dai 4.000 ai 15.000 dollari. Acquistate da giornali e riviste come Time, Harper’s Bazar, Vogue, Vanity Fair, People, Rolling Stone, The New Yorker, The New York Times, Life. Per il suo lavoro si è travestito, nascosto, ha teso agguati e studiato piani.

È stato il Re incontrastato della sua categoria e di un’epoca. “La fotografia è una passione. Scatti. Scatti. Scatti. Io l’ho sempre fatto a modo mio”. Andy Warhol ha detto di lui: “Una buona foto deve ritrarre una persona famosa, mentre fa qualcosa di non famoso. Il suo essere nel posto giusto al momento sbagliato. Ecco perché il mio fotografo preferito è Ron Galella”.