Elvis, il cagnolino salvato nel tunnel dell’alta velocità: “Era immobile al lato del binario. Ora sogna una nuova casa, ma prima va operato”

Era rimasto ferito, immobile e dolorante a lato dei binari di un treno in un tunnel dell’alta velocità. Lì il piccolo Elvis, un cagnolino meticcio di un paio di anni, è stato ritrovato alcuni giorni fa da un gruppo di lavoratori in piena notte, salvato e curato per regalargli una nuova vita, con l’aiuto di un’intera comunità che si è mobilitata per donargli un intervento chirurgico.

La storia ce la racconta Gabriele, che quella sera era a lavoro nella manutenzione dei binari nel Lazio tra Frosinone e Aquino assieme ad altri tre colleghi.

Cosa è successo?

“Eravamo di passaggio in una galleria dell’alta velocità, all’una di notte, quando con sorpresa abbiamo visto un cane sdraiato a lato della rotaia. Ho notato subito che il piccolo era immobile e che non riusciva a muoversi”.

Come ha fatto a finire lì?

“Bella domanda, ce lo siamo chiesti subito. La versione più probabile è che si fosse ritrovato a camminare sui binari e che lo spostamento d’aria di un treno ad alta velocità lo abbia sbattuto a lato sul marciapiede, ferendolo gravemente”.

In che condizioni era il cane?

“Immobile, non si muoveva, girava solo la testa. Sono subito sceso dal macchinario per avvicinarmi, ovviamente non aveva collare, né – da quanto verificato dopo – microchip, l’ho preso in braccio e non ha fatto alcuna resistenza, l’ho portato in cabina con noi, dove è rimasto per tutto il turno di lavoro. In quel momento potevamo dargli solo dell’acqua”.

Da quanto era lì?

“A giudicare da quanto ha bevuto tante ore. Mi si stringe il cuore a pensare che fino a poco tempo prima passavano treni alla massima velocità. Oltre ai dolori che gli impedivano di muoversi deve essersi spaventato un bel po’”.

Finito il turno cosa avete fatto?

“La cosa più spontanea, l’ho portato a casa con me, a Colleferro, e ho pensato subito alle diverse pratiche. L’ho fatto visitare da un veterinario, mi ha detto che era in buone condizioni, non era denutrito e non aveva malattie, ma non riusciva a camminare. La zampa posteriore però era fratturata e quella anteriore aveva ricevuto una forte contusione. Ha subito iniziato una cura di due giorni, qualche anti-infiammatorio e antibiotico: ha ricominciato a muoversi”.

La zampa però va operata…

“Ho fatto un giro di chiamate partendo dalla Polizia, poi è stato prezioso il sostegno della guardia zoofila, e sopratutto dell’associazione locale ‘Mai più randagi’. Ora stiamo cercando di dargli una seconda vita. Abbiamo avviato una raccolta fondi con donazioni online per pagare l’operazione. Andrà ricostruita una parte di osso, gli dovranno mettere delle placche. Il target minimo del preventivo di circa 700 euro è stato già raggiunto, ma sicuramente ci sarà bisogno di altre cure, controlli, di coprire i costi per le visite e per il periodo post-operatorio, chi vuole può darci una mano, manca ancora un po’ di tempo all’intervento che è stato programmato il 13 ottobre”.

Nel frattempo Elvis come sta?

“Ha ricominciato a muoversi, ma ovviamente fa fatica, zoppica. Ha un carattere tranquillo, si vede che è abituato alla presenza umana. Lo terrò con me ancora per qualche giorno fino all’operazione, per poi avviare il procedimento per l’adozione. Per il resto sta bene, di me si è fidato subito, adesso mi fa le feste, mi cerca. Sembra proprio che avesse a che fare con dei padroni”.

Resta una storia incredibile, possibile non sia scappato a qualcuno del posto?

“Abbiamo messo vari annunci del ritrovamento, ci ha contattato una famiglia che aveva perso un cane simile da cinque mesi, ma abitano a Caserta e vedendo alcune foto si sono tirati indietro. È probabile che non sia di zona e che magari abbia già cambiato qualche casa nel frattempo. Cosa sia successo e come ci sia finito nel mezzo di quel tunnel lo sa solo lui. È un cagnolino ancora giovane, ora speriamo di regalargli un po’ di serenità”.