Famiglia caduta nel lago di Braies, fuori pericolo il bimbo di 4 mesi finito nell’acqua ghiacciata

È stato dichiarato fuori pericolo il bimbo di 4 mesi che il giorno di Pasquetta è caduto nel lago di Braies insieme ai suoi genitori. Il piccolo era rimasto in acqua mezz’ora: quando è stato estratto dall’acqua gelida aveva raggiunto una temperatura corporea di 26 gradi, riporta il Corriere della Sera. Le sue condizioni ora sarebbero in netto miglioramento: è ricoverato nella clinica universitaria di Innsbruck, insieme al padre.

La famiglia si era avventurata sulla superficie ghiacciata del lago, che però ha improvvisamente ceduto a causa delle temperature elevate degli ultimi giorni. 

Tre incidenti a Pasqua e Pasquetta

Sentivo le forze che mi stavano abbandonando e la radio, dopo il primo contatto con l’acqua, ha smesso di funzionare quindi ho dovuto comunicare con l’elicottero a gesti” ha raccontato al quotidiano Dolomiten Franz Gruber, l’infermiere che ha soccorso la famiglia e l’uomo di origini albanesi di 44 anni finito nel lago per cercare di salvarli. Lui, che ha dovuto lanciarsi nell’acqua ghiacciata, non è finito in ipotermia perché pratica abitualmente sport in contesti di alta montagna: una preparazione che gli ha consentito di tenere a galla i turisti e di attendere che l’elicottero tornasse indietro. Gruber è stato comunque ricoverato, ma le sue condizioni sono buone.

Il lago di Braies, in provincia di Bolzano, è stato reso famoso dalla fiction ‘Un passo dal cielo’ con Terence Hill: tanto da diventare una meta molto quotata delle Dolomiti. Un luogo incantevole che, tra Pasqua e Pasquetta, ha fatto registrare ben tre distinti incidenti in cui sono rimaste coinvolte 14 persone, nonostante i divieti e i cartelli che segnalavano i pericoli legati alla superficie ghiacciata del lago. Episodi che hanno riacceso anche il dibattito sulla necessità di far pagare l’elisoccorso a chi li ignora, scrive il Corriere della Sera.

I vigili del fuoco di Bolzano hanno lanciato un invito alla prudenza. “Le apparenze possono essere ingannevoli; non bisogna lasciarsi incoraggiare dal primo gelo. Attualmente il freddo non è ancora stato sufficientemente intenso per permettere l’ingresso in sicurezza sul ghiaccio.”

Il sindaco: “Così non si va avanti”

Così non si può andare avanti, ci sono persone che vengono qui e pensano di essere in spiaggia”. Lo ha dichiarato a ilDolomiti il sindaco di Braies, Friedrich Mittermair.Ne abbiamo viste di tutti i colori – ripete il sindaco. L’Amministrazione comunale della cittadina ha adottato diverse misure di sicurezza, che però spesso vengono ignorate. ”Abbiamo fatto un’ordinanza – dice Mittermair – messi i cartelli con le scritte che riportano il pericolo nel finire sul ghiaccio, ci sono anche le transenne. Abbiamo fatto di tutto ma è difficile, le persone che arrivano ignorano tutto, passano vicino alla segnaletica e nemmeno la guardano”. Già a partire dallo scorso venerdì alcune persone hanno chiesto aiuto. ”Abbiamo trovato una signora in gonna corta e i tacchi bloccata in un sentiero ghiacciato che ha poi chiamato il 112 per essere soccorsa. È una cosa da non credere davvero”.

Intanto i genitori del bambino di 4 mesi sono stati segnalati all’autorità giudiziaria, riferisce l’Ansa, che valuterà se come e se procedere.