Dopo il weekend disastroso appena trascorso, in Lombardia ci si aspettava un segnale importante, un cambio di passo nella gestione della campagna di vaccinazione. La mossa è arrivata questa mattina: il presidente della Regione Attilio Fontana provvederà nelle prossime ore a rimuovere e cambiare gli attuali vertici di Aria spa, società della Regione sotto accusa per i disagi che si sono verificati sabato e domenica con le mancate convocazioni di centinaia di ‘aventi diritto’.
Fontana in particolare ha deciso di azzerare il Cda di Aria e nominare un amministratore unico: ad Aria la Regione aveva affidato la gestione del portale delle prenotazioni degli over 80, ma il flop registrato del week end ha di fatto costretto Fontana ad ammettere il suo fallimento.
A certificare i problemi era stata anche la vicepresidente della Regione ed assessore al Welfare, Letizia Moratti, che su Twitter aveva tirato in ballo direttamente Aria: “L’inadeguatezza di Aria, incapace di gestire le prenotazioni in modo decente, rallenta lo sforzo comune per vaccinare. È inaccettabile!”.
Parole che somigliavano ad un pericoloso autogol, essendo Aria una società controllata al 100% dalla stessa Regione Lombardia e i cui vertici sono stati nominati di fatto dall’attuale maggioranza di Palazzo Lombardia. A volere la creazione della società, con la fusione di Lombardia Informatica e Arca, l’ex centrale acquisti di Regione Lombardia, era stato il leghista Davide Caparini, assessore lombardo al Bilancio della Lega. Nel Consiglio di amministrazione siedono inoltre il direttore generale Lorenzo Gubian, nominato pochi mesi fa e difeso fortemente da Fontana, mentre il presidente è Francesco Ferri, di Forza Italia.
A preannunciare i cambiamenti tra i vertici di Aria era stato anche il leader della Lega Matteo Salvini, che all’uscita della sede Avis di Lambrate a Milano aveva riferito di aver sentito sia Fontana, che Moratti che Bertolaso e di aspettarsi “un bel segnale di cambiamento positivo”. Già ieri il segretario del Carroccio, ospite della Scuola di formazione politica della Lega a Milano, aveva espresso perplessità sulla gestione della campagna di vaccinazione: “Se qualcosa non funziona bisogna cambiare, tutto è migliorabile, tutto è perfettibile”, aveva dichiarato Salvini.
Quello che appare di fatto un “commissariamento” di Aria arriva in attesa del subentro di Poste Italiane nella gestione del portale per la prenotazione delle vaccinazioni. In attesa del cambio con Poste saranno le ASST locali a chiamare direttamente chi dovrà ricevere il vaccino.
