Da quasi un quarto di secolo, siamo abituati alla cronaca ad orologeria sotto elezioni. Cosa succede? Non devo spiegarvelo. Potreste raccontarlo voi a me. In coincidenza di qualsiasi elezione c’è lo scandalo, il grande intervento delle procure. Questo modo di operare, ormai una consuetudine in Italia, ha perso efficacia e anche credibilità. Forse gli stessi procuratori sanno che le inchieste vanno aperte dopo le elezioni. Se vengono aperte prima, in realtà non ci crede nessuno. È rimasto soltanto un procuratore in Italia che fa retate di 300 o 400 persone, per poi rimetterle in libertà. Beato lui, al quale ancora credono. In generale, gli italiani ci credono poco.
Questa volta arriva una novità. La stessa precisa, identica commedia viene inscenata dai servizi segreti americani. L’intelligence di Biden ha lanciato questa notizia: ‘300 milioni a politici di 20 paesi’. Se fosse vera questa notizia, 300 milioni per 20 paesi, sono 15 milioni a Paese. Se ci fosse più di un partito, allora sarebbero 3 milioni per ciascuno. Meno di una sottoscrizione elettorale.
È stata lanciata la bomba delle elezioni: è venuto fuori questo rapporto che risale al 2017, riguardante l’ingerenza dei russi nella campagna di Trump. Perché è stato lanciato adesso? Ci sono le elezioni il 25 settembre. Da chi è stato lanciato? È stato fatto trapelare dall’intelligence americana. Non si dice chi, come, quando, dove. Nulla. Accade però che i grandi giornali italiani, completamente asserviti a tali veline massicciamente presenti in tempo di guerra, ne tengono conto. Difatti, Corriere, Repubblica e La Stampa lo hanno messo come titolo di prima pagina. Hanno delle prove? Niente. Ma si sospetta e di dice: ‘Attenzione a chi votate’.
Io dico che questa è una bufala pre-elettorale. Vi avverto: da qui al 25 settembre ce ne saranno altre. Qualcuna avrà il timbro, il marchio, il crisma internazionale. Per questo motivo dobbiamo crederci di più? Assolutamente no. Né se viene dall’intelligence americana, né se viene dall’intelligence britannica, né se viene dall’intelligence ucraina.
Queste intelligence non sono sintonizzate sulla nostra intelligenza. La nostra intelligenza è cresciuta, è maturata, si è formata sulle procure che sono molto più rozze, molto più efficaci e per una ventina d’anni hanno fatto da padroni in Italia. Oggi, forse non più. Ed è per questo che si ricorre al supporto dell’intelligence straniera e dei 300 misteriosi milioni divisi in 20 paesi, chissà dove, quando e come, con una pressione che forse domani sparisce. Ma intanto è servita a fare questo rumore. Si parla di bomba ma di una bomba carta, la bomba di carta.
