“Il tempo era bellissimo” ha assicurato Bernhard Tschannen, amministratore delegato di Glacier 3000, famosa stazione nel massiccio montuoso di Les Diablerets, nella Svizzera sudoccidentale, quando giovedì mattina è stato rilevato un problema tecnico che ha coinvolto una funivia in piena attività. Un guasto elettrico nel sistema del motore “nella seconda sezione della cabina”, fino alla cima, e l’apprensione di circa 270 turisti, bloccati a un’altitudine di 2.971 metri col dubbio che il malfunzionamento potesse ripetersi a breve.
In un primo momento alle persone è stato detto di “aspettare godersi i panorami mozzafiato mentre lo staff lavorava per risolvere il problema con la funivia” come riportano diversi quotidiani svizzeri. Tschannen ha anche assicurato che durante l’attesa per la verifica del problema e i tentativi di riparazione, è stato assicurato il massimo comfort ai turisti, rinfrescati da un banchetto presso il ristorante in cima alla montagna.
Poi, poco prima delle 13, è stato deciso di evacuare la stazione. I turisti sono stati portati in seggiovia fino al ghiacciaio sottostante, e poi prelevati da due elicotteri per volare fino alla stazione intermedia, dove hanno potuto riprendere un’altra seggiovia ancora funzionante nel primo tratto fino al Col du Pillon, a 1.546 metri sul livello del mare. L’evacuazione ha richiesto meno di due ore. Alcuni tecnici erano rimasti ai vertici per continuare a lavorare sul problema.
Nonostante le speranze la riapertura programmata per oggi, venerdì 21 luglio, nuovi problemi hanno coinvolto l’impianto: “Glacier 3000 rimarrà chiusa tutta la giornata”, annuncia la località di Les Diablerets sul suo sito web. L’impianto aveva riaperto per qualche ora, ma il problema sembra più complicato del previsto. E anche il meteo non sorride: temporali e schiarite.
