Gf Vip, chi è Selvaggia Roma l’unica che può rianimare questo mortorio

Selvagge Roma di tutti i paesi unitevi! Da più di una settimana, nella casa del “Grande fratello Vip”, assente finora a ogni spettro d’emozione erotica, è finalmente arrivata una ragazza che conosce il fatto suo. Selvaggia Roma, appunto. In realtà, la nostra si chiama Sabrina Haddaji. Romana, trentenne, madre italiana e padre tunisino. Intervistata nel 2011, dichiarava che «in alcune circostanze ci sono stati tanti piccoli problemi a causa della cultura di mio padre essendo musulmano… È tutto diverso lì». Una storia personale non semplice, intuiamo.

Leggiamo ancora che «da sempre appassionata di danza, è stata una ballerina ed è un’amante dei tatuaggi, ne ha moltissimi sul corpo ed è una assidua frequentatrice di palestra da quando aveva 18 anni. Prima ha praticato Ginnastica Artistica, musical e danza in tutte le sue forme» (sic). Insomma, Selvaggia giunge da una vicenda familiare non comune, umanamente mossa e interessante. Subito, grazie a lei, le dinamiche dentro la Casa sono mutate. Consegnando verità al gioco. Selvaggia ha portando esattamente, lo ripeto, verità. Davanti a lei, la Cleopatra di Soverato, ossia Elisabetta Gregoraci, ha visto venire meno ogni “egemonia” (parola, quest’ultima, che mette i brividi ai residenti forse poiché ne ignorano l’esistenza perfino lessicale) in mille cocci lo specchio delle sue brame.

Egemonia basata sul nulla, chiarito che “Eli” non ha dimostrato talento particolare, se non farsi accompagnare dalla luce del “Billionaire”, un prodigio che, agli occhi dei più semplici, sembra rivestirla di un pulviscolo d’oro, metafora dei copiosi benefit coniugali, appannaggio che le giunge dall’ex, Briatore. Volendo trasporre la narrazione ordinaria del GfVip nel mondo fantasy, diremmo che Selvaggia Roma è piombata a Cinecittà come una Xena Principessa guerriera o piuttosto Lady Norton, l’imbattibile Zora. Peccato però che non si possa molto pretendere da lei, ragazza dai modesti strumenti culturali. Sabrina-Selvaggia infatti mostra, si dice a Roma, un tratto spiccatamente “coatto”, o forse, proprio grazie a questo specifico socio-antropologico è subito riuscita a realizzare ciò che nessuno aveva finora lì mai osato. Selvaggia è la prima creatura espressamente sessuata che sia comparsa nella Casa.

Senza che la ragazza abbia cercato di evidenziare questa natura, questo dono; più semplicemente, la sua presenza, ha messo in luce l’improbabilità di Cleopatra. In molti, davvero banali, l’hanno dunque definita “cattiva”, “invidiosa”, “rosicona”, proprio della posizione sociale di santa Gregoraci da Montecarlo. Per esempio Sonia Bruganelli, coniugata Bonolis: «Io seguo il Gf e conosco Elisabetta. Sono allibita dalla pochezza e dalla cattiveria di chi continua ad attaccarla per invidia e gelosia dimostrando, ancora una volta che migliorarsi è cosa molto difficile ma cercare di buttare giù gli altri è hobby diffusissimo. Poi… chi è Selvaggia Roma?!?!?!?? #misteri #dajeEli». Un emoticon-cuoricino devozionale come firma.

Anche grazie a tali bordate, Sabrina-Selvaggia, sebbene (salvo smentite) non abbia mai letto L’uomo senza qualità di Robert Musil, è subito diventata la stella polare di noi “comunisti”, di più, perfidi trotskisti, che, sebbene “eliminati” dal gioco, comunque salme sedute in studio, avremmo voluto pronunciare una sola frase per mettere fine alla mistificazione: «Se c’hai la fidanzata, che ce sei annato a fa’ ar Grande Fratello Vip, eh?» Senza entrare nel merito delle crudeltà di chi insinua (perfino accludendo un audio) che la ragazza possa addirittura avere fatto cose moralmente impronunciabili, ciononostante, aldilà d’ogni moralismo, frantumando nuovamente l’ipocrita specchio delle loro brame, ci sembra davvero che con il suo arrivo il gioco abbia imboccato il viale della verità.

Che pena, ripensare agli sciocchi che hanno dato credito al mai avvenuto amore tra Pier ed Eli. Svegliatevi, per parlare di “storia” occorre almeno un bacio. Con la lingua, possibilmente. Confidiamo dunque in Selvaggia Roma. Coattissima, cattivissima, crudelissima, rifattissima, tatuatissima. Sia lei a dare luce e brividi a un condominio finora eroticamente insignificante. In questa nostra lotta di liberazione che la vede troneggiare in prima fila, conforta un messaggio ricevuto sulla nostra pagina Instagram da freedome19: «La Sua è una battaglia lodevole. Sabrina Haddaji ha avuto una vita difficile. Ha dovuto emanciparsi dapprima da una matrice musulmana e di povertà…». Selvaggia, lo si sappia, forte d’ogni suo limite, è a tutti gli effetti il nostro bisogno di verità, di rivolta, Sabrina-Selvaggia siamo noi.