Giordano Singorile è atterrato a Roma. È in salvo, come ha confermato la madre sul gruppo Facebook “Sos italiani bloccati all’estero”. Il 19enne è stato riportato in Italia dall’Ucraina grazie a un’operazione dell’intelligence italiana e della Farnesina. “Sono in Italia e presto sarò a casa e non mi sembra ancora vero. Sono incredulo e sono molto contento e ringrazio infinitamente l’Osservatorio anti molestie”, ha commentato.
Signorile, 19 anni, di Bari, viveva in Ucraina da cinque anni dove si era trasferito per coltivare il suo sogno di diventare ballerino professionista. Ancora adolescente si era iscritto all’Accademia di danza di Kiev. Quando è partita l’operazione militare annunciata dal Presidente russo Vladimir Putin in Ucraina ha trovato rifugio proprio all’Accademia. È rimasto nascosto con altri due amici, un ragazzo e una ragazza di origini cinesi, nel garage interrato dell’Accademia durante i bombardamenti nel quartiere Voskesenka, a circa 40 chilometri dal centro della capitale.
Il ballerino è stato riportato in Italia grazie a un’operazione che lo ha prima portato in Moldavia, poi in Romania e quindi a Roma, dov’è atterrato stamattina con un volo di linea. Oltre 48 ore di viaggio. Sul gruppo Facebook è stato pubblicato un video in cui si vede lo si vede atterrare finalmente in Italia. “È stato un viaggio lunghissimo, siamo sfiniti – aveva raccontato il giovane in un video pubblicato sui social dalla Moldavia – È stato orribile vedere le strade dell’Ucraina distrutte o comunque piene di posti di blocco, con tanti soldati armati. Tutto ciò mi rende molto triste, spero di potere tornare a Kiev al più presto quando la situazione sarà più tranquilla, si spera”.
Il ministero degli Esteri italiano ieri aveva invitato per l’ennesima volta gli italiani a lasciare il Paese. “Ai connazionali rimasti in Ucraina si rinnova la raccomandazione a lasciare immediatamente il Paese con i mezzi disponibili“, la nota della Farnesina. “Gli spostamenti via terra all’interno e verso l’esterno del Paese con i mezzi disponibili devono essere valutati con estrema cautela, i viaggi a qualsiasi titolo nelle regioni di Donetsk, Luhansk e Crimea sono sconsigliati e tutti i viaggi verso l’Ucraina sono da posticipare”. Prima dell’esplosione del conflitto erano circa duemila gli italiani residenti nel Paese. Oltre un milione e 200mila profughi sono usciti dall’Ucraina.
