Giovanni Toti sotto scorta, dalle minacce di morte dei no vax alle scritte sui muri

Giovanni Toti è sotto scorta. Prima le minacce sui social, poi quella apparsa sui muri del quartiere di Oregina a Genova con una firma, “P38”, che rappresenta la pistola diventata simbolo degli anni di Piombo. Episodi che hanno portato il Comitato per l’ordine e la sicurezza della Prefettura del capoluogo ligure a disporre la scorta per il presidente della Regione.

Il governatore è stato preso di mira negli ultimi mesi soprattutto da alcuni no vax, che lo hanno più volte insultato e minacciato su Facebook per le sue dichiarazioni a favore dei vaccini e del green pass. Ma  a destare particolare preoccupazione è stata anche una scritta con minacce esplicite (“Giovanni Toti morto”), firmata “P38”, comparsa nelle scorse ore su un muro del quartiere genovese di Oregina, non molto distante da via Fracchia,  dove c’era l’appartamento-covo delle Brigate Rosse.

“Esprimo solidarietà e vicinanza al collega Giovanni Toti per le vili minacce subite, episodi inquietanti che hanno reso necessaria anche l’assegnazione della scorta. Si tratta di atteggiamenti da condannare ‘senza se e senza ma’, che non devono minimamente condizionare il suo impegno politico e istituzionale per la Liguria e l’Italia”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in merito alle minacce rivolte al governatore della Liguria, Giovanni Toti, al quale è stata assegnata la scorta. “A Giovanni, anche a nome di tutta la Lombardia – conclude Fontana -, rivolgo un sincero incoraggiamento ad andare avanti con la determinazione di sempre”.