Guardia giurata uccide la fidanzata e si spara a Genova, Giulia ammazzata nel sonno: la coppia era sul punto di lasciarsi

È stata trovata nel letto, probabilmente uccisa nel sonno, mentre colui che le ha tolto la vita era nella stessa stanza con una pistola in mano. È morta così Giulia Donato, 23 anni, la giovane uccisa probabilmente nella serata di martedì 3 gennaio dal fidanzato Andrea Incorvaia.

Guardia giurata di 32 anni, Incorvaia l’ha raggiunta nell’abitazione di lei nel quartiere di Pontedecimo a Genova: Giulia è stata uccisa con la pistola in dotazione al 32enne, che poi si è rivolto l’arma contro.

A dare l’allarme mercoledì è stata la sorella della guardia giurata che non aveva notizie del fratello dalla sera prima. Recatasi a casa della cognata ha trovato i due corpi.

Secondo le prime ricostruzioni e le prime informazioni raccolte dagli inquirenti, i due fidanzati da tempo incorrevano in frequenti scontri e litigi, anche se al momento non risulta ci fossero precedenti per denunce o segnalazioni da parte di Giulia Donato. La coppia, a quanto risulta, stava per rompere il rapporto.

Su una delle sue pagine social Giulia, che appare dunque come l’ennesima vittima di femminicidio in Italia, con la ‘conta’ che riparte anche in questo 2023 appena iniziato, aveva postato un’ultima foto una manciata di ore prima, intorno alle 5 del mattino di mercoledì: era un ricordo dedicato alla figlia, scomparsa prematuramente due anni fa.

Poi, il silenzio. Su cosa abbia innescato la tragedia e sulla ricostruzione degli eventi si concentrano ora le indagini della squadra mobile della polizia.