Zelensky accusa Putin: “Ha ucciso Prigozhin. Impossibile negoziare con lui, è un bugiardo. Contro la Russia servono sanzioni più dure”

“È necessario intensificare l’azione globale delle sanzioni internazionali”. Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha invitato i suoi omologhi a insistere nell’arginare quanto più possibile l’economia russa, di fronte ai “tentativi di Putin di aggirare i provvedimenti” augurandosi che vengano trattati in modo opportuno. È questo il primo monito durante il Forum strategico europeo di Yalta a Kiev in un contesto in cui  “La guerra sta rallentando”. “È così, lo ammettiamo – aggiunge -. Tutti i processi si complicano e rallentano: dalle sanzioni alle forniture di armi”.  

Il presidente ucraino ha enfatizzato l’importanza del contributo del mondo libero, che deve difendersi, e ha avvertito contro l’uso delle risorse, delle tecnologie e dei prodotti delle nazioni per minacciare la libertà, identificando in questo contesto tre priorità: “L’ulteriore imposizione di sanzioni contro il settore energetico russo, restrizioni più rigorose sulla fornitura di chip e microelettronica ai gruppi terroristici, e un nuovo blocco delle operazioni finanziarie legate a Mosca”.

Tracciando un ritratto del capo del Cremlino, Zelensky è poi tornato sulla morte del leader del Gruppo Wagner, avvenuta in un incidente aereo due settimane fa: “La scomparsa di Yevgeny Prigozhin, dimostra cosa succede a stringere accordi con Putin. È stato lui ad ucciderlo, questa è l’informazione che abbiamo. Il morale dei russi è precipitato, perché usavano i wagneriti come copertura, mandandoli in avanti senza permettergli di tornare indietro ma ora hanno perso questa protezione, quella di nascondersi dietro le vite dei mercenari. Negoziare con Putin? È impossibile, perché è un bugiardo”.

Riguardo alle elezioni presidenziali previste per il 2024 in Ucraina ha dichiarato: “Do la mia disponibilità, siamo pronti, ma ovviamente ci sono difficoltà inerenti alla situazione di conflitto in corso. Il problema non riguarda solo la democrazia ma anche la sicurezza. È necessario avere osservatori per garantire l’equità delle elezioni”.