Il caso Svezia, il Paese senza restrizioni ha il tasso di mortalità per Covid più alto in Europa

La Svezia diventa il Paese con il più alto tasso di mortalità da coronavirus pro capite al mondo. Stando a quanto riportano i dati raccolti dal sito web Our World in Data, una pubblicazione di ricerca online con sede presso l’Università di Oxford, la Svezia ha avuto 6,08 decessi per milione di abitanti al giorno su una media mobile di sette giorni tra il 13 maggio e il 20 maggio. Si tratta del tasso più alto del mondo, al di sopra del Regno Unito, del Belgio e degli Stati Uniti, che hanno rispettivamente 5,57, 4,28 e 4,11.

Un dato da ‘maneggiare con cura’, perché il Paese scandinavo ha avuto il tasso di mortalità più elevato solo nella scorsa settimana, con Belgio, Spagna, Italia, Regno Unito e Francia ancora avanti per l’intero corso della pandemia.

Il caso svedese per settimane aveva invaso i quotidiani di mezzo mondo perché, sin dall’inizio della pandemia di Coronavirus, l’approccio delle autorità politiche e sanitarie di Stoccolma era stato diverso rispetto agli altri: nessuna restrizione particolare agli spostamenti per i cittadini, scuole aperte, così come ristoranti e negozi, affidandosi soprattutto alla responsabilità individuale delle persone, salvo poi a fine marzo bandire incontri con oltre 50 persone. Un approccio che aveva ricevuto critiche ed elogi.

Tra coloro che hanno lodato la strategia svedese ci sono quelli che hanno sottolineato come la mossa di Stoccolma permetterà un crollo inferiore dell’economia locale. In effetti, stando alle stime della Commissione Europea per il 2020, il Pil si contrarrà del 6,1%, meno della media europea prevista al 7,4%, ma comunque paragonabile a quella dei vicini nord-europei come Danimarca e Finlandia, che hanno invece imposto misure restrittive simili agli altri paesi europei.