Perry Mason ospite sgradito
Il ruolo “geniale” del pm e le indagini difensive che non piacciono all’Anm: i poteri investigativi dell’avvocato restano ai margini del processo
La storia – verissima, purtroppo – che il nostro Giuseppe Belcastro ha voluto raccontarVi, del nome che in una rappresentazione scenica del processo l’ANM ritenne di affibbiare al teste della difesa, basta da sola a raccontarci quale idea la nostra magistratura abbia del contributo probatorio difensivo nel procedimento penale.
Il ruolo “geniale” del pm
È una idea condizionata dalla premessa culturale di fondo, che vediamo rivendicata con tracotante baldanza in un recente video pubblicitario, sempre di ANM, contro la riforma della separazione delle carriere. Quella odiata riforma non serve, ci dicono, perché il nostro sistema processuale affida al Pubblico Ministero un ruolo che nel video viene definito – con sprezzo del ridicolo – “geniale”. Egli non è una parte processuale, nossignore: egli è messo lì per vigilare sulla corretta formazione della prova nella fase delle indagini. Egli svolge questo ruolo con autentico spirito di terzietà, tanto è vero che egli è tenuto dalla legge ad indagare anche in favore dell’imputato.
L’imparziale Gratteri e il valore oggettivo della prova
Insomma, certo, poi c’è il giudice che giudica la prova, ma insomma, ragazzi, il grosso del lavoro è già fatto, grazie a questa fantastica “parte imparziale”, l’ossimoro più in voga tra le nostre toghe associate. Insomma, per dire, ci pensa Gratteri a fare il grosso del lavoro, e in effetti io una “parte imparziale” più imparziale di lui non l’ho mai incontrata in vita mia. Roba da dormire tra due morbidi guanciali.
Ora voi potete immaginare quale accoglienza possa mai avere avuto da parte della magistratura italiana la legge del 2000 che ha introdotto i poteri (si fa per dire) investigativi del difensore. Un muro altissimo di diffidenza, di distinguo, di limiti. Non conta il valore oggettivo della prova, ma il marchio di provenienza; e noi avvocati mica siamo “parti imparziali”, abbiate pazienza. Siamo pagati dai nostri assistiti, abbiamo a cuore solo il loro interesse difensivo, la verità non abita dalle nostre parti. Ed ecco allora, nella nostra quotidiana esperienza, le ricorrenti scene di diffidenza verso testi e consulenti della difesa.
In una nota sentenza della Corte di Cassazione, questo bel modo di ragionare è stato messo nero su bianco: il Consulente Tecnico dell’Accusa è, di default, molto più credibile di quello della difesa (anche se il primo è un asino e il secondo un luminare).
Figuriamoci poi quale fiducia potremmo mai avere delle testimonianze che tu difensore hai raccolto, in perfetta solitudine, nella fase delle indagini preliminari. Sì, abbiamo deciso che in quel momento tu debba essere considerato Pubblico Ufficiale, per responsabilizzarti: ma non illuderti che questo basti a porti sullo stesso livello di attendibilità della “geniale parte imparziale”. Ricordo di quando, nominato difensore dell’avvocato difensore del signor Misseri, scandalosamente incriminato di “infedele patrocinio”, con conseguente estromissione della sua sgradita presenza in quella indagine, pensai di ascoltare ad investigazioni difensive proprio il signor Misseri (“scusi, Lei è stato assistito in modo infedele dal suo avvocato?”, “Neanche per idea, ha fatto tutto ciò che gli ho chiesto di fare”, “Grazie, arrivederci”, “Di nulla”), munito di due telecamere, quattro collaboratori ed un totale di cinque telefonini in modalità registrazione. Indimenticabili gli sguardi dei due PM tarantini mentre sfogliavano, increduli, lo scarno verbale con annessi supporti digitali che ne blindavano la veridicità. “Come mai non ci ha avvertiti?”, fu la stupefacente e stizzita domanda, alla quale nemmeno risposi. Il collega (ed amico carissimo) verrà assolto dal GUP in abbreviato, avendo le “parti imparziali” insistito in quella lunare accusa, perfino impugnando (inutilmente) l’assoluzione.
Così almeno avete capito come funzionano le investigazioni difensive, le “parti imparziali” ed il geniale sistema ordinamentale che, a quanto pare, occorre lasciare intatto. Buona lettura!
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