L'attentato a Mogadiscio
Ilaria Alpi, ucciso da una bomba Omar Hassan: era stato condannato e poi assolto per la morte della giornalista
Condannato e poi assolto per l’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, il somalo Hashi Omar Hassan è stato ucciso oggi con una bomba piazzata sotto il sedile della sua auto a Mogadiscio. A renderlo noto è stato il sito di notizie indipendente somalo Garowe Online.
La giornalista Rai Ilaria Alpi e il suo operatore tv Miran Hrovatin vennero uccisi il 20 marzo 1994 a Mogadiscio, all’epoca avevano rispettivamente 32 e 44 anni, mentre lavoravano ad un’inchiesta su traffici di rifiuti e armi che avrebbero visto, tra l’altro, la complicità dei servizi segreti italiani e di alte istituzioni italiane. Hassan venne condannato a 26 anni in secondo grado e Cassazione per aver fatto parte del commando che uccise i giornalisti italiani, ma un successivo ricorso portò all’assoluzione dopo oltre 17 anni di reclusione nel carcere di Padova. Hassan ottenne anche un risarcimento dallo Stato italiano di oltre 3 milioni, condannato dalla Corte d’Appello di Perugia per ingiusta detenzione.
Per lo storico avvocato difensore di Hashi Omar Hassan, Antonio Moriconi, dietro l’omicidio del cittadino somalo ci sono “i terroristi islamici, nessun dubbio. Lo hanno ammazzato a scopo di estorsione per i soldi che aveva ottenuto per l’ingiusta detenzione in Italia. Sono persone in cerca di soldi e se non sei d’accordo con loro ti uccido”. I soldi ottenuti dallo Stato italiano per ingiusta detenzione “lo hanno ammazzato. Perché i terroristi lo hanno saputo ed evidentemente, dopo che lui non ha ceduto a qualche estorsione, lo hanno fatto saltare in aria. La tecnica del suo attentato dice tutto”.
Hashi Omar who was detained for nearly 20yrs in Italy over alleged role in the murder of Italian journalists dies in #Somalia blast. https://t.co/582azYJ5Hj pic.twitter.com/7Ua3qn2GVB
— GAROWE ONLINE (@GaroweOnline) July 6, 2022
“Abbiamo ricevuto la notizia della morte di Hashi da alcune nostre fonti locali – aggiunge il penalista -. Il clan a cui apparteneva Hashi ha legami con il nuovo governo. Lui, da quando era tornato in libertà, dopo il processo di revisione che lo aveva completamente scagionato, voleva fare qualcosa per il suo Paese. Sognava di inserirsi nel settore dell’import-export. Faceva a volte tappa in Italia, ma andava anche in Svezia dalla figlia e poi da amici in altre città d’Europa“.
L’eco dell’omicidio di Hashi Omar Hassan ha spinto Federazione Nazionale della Stampa Italiana, l’Ordine dei Giornalisti e l’Usigrai, con l’avvocato Giulio Vasaturo, ad annunciare nelle prossime ore il deposito di una richiesta al pm di Roma, all’ambasciata italiana a Mogadiscio e a quella della somala in Italia, per sollecitare “indagini mirate sulle dinamiche dell’attentato in cui ha perso la vita” Hassan, “anche al fine di verificare l’esistenza di un eventuale collegamento fra questo efferato delitto e l’inchiesta, tuttora in corso, sull’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin”.
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