Incendio a Torino, domate le fiamme durante la notte

Sono proseguite tutta la notte le operazioni dei vigili del fuoco per contenere l’incendio divampato ieri sul tetto di un palazzo in piazza Carlo Felice, a Torino, di fronte alla stazione di Porta Nuova. Stamattina sono anche iniziate le operazioni di recupero dei beni degli abitanti evacuati: alcuni condomini, infatti, sono riusciti ad entrare in sicurezza in alcuni appartamenti per recuperare indumenti e oggetti personali.

La causa

Sul posto, oltre a polizia e carabinieri, opera il Niat (Nucleo investigativo antincendio), che sta eseguendo i rilievi per risalire alle cause che hanno provocato il rogo. Come ha riportato ieri La Stampa, la causa scatenante del rogo potrebbe essere legata a lavori all’interno di un appartamento. Potrebbe essere stato un fabbro, che doveva installare una cassaforte nell’attico realizzato nel palazzo, a scatenare accidentalmente l’incendio. Le scintille della fiamma ossidrica, strumento con cui stava lavorando l’operaio, avrebbero incendiato la coibentazione inserita nell’intercapedine della parete. In pochi attimi, il fuoco si è propagato rapidamente.

Danni ingenti

I vigili del fuoco hanno registrato in alcuni alloggi importanti danni strutturali, appurando che la superficie coinvolta dalle fiamme è di circa 3 mila mq, con 30 appartamenti andati in fumo. Cento persone sono state evacuate e molti hanno passato la notte ospitati da parenti e amici. Il rogo che ha interessato il palazzo di piazza Carlo Felice a Torino ha fatto danni “per qualche milione di euro”. A dirlo l’amministratore dello stabile, l’ingegner Piero Tilibetti. “Domenica mattina alle otto abbiamo già appuntamento con lo strutturista per la messa in sicurezza della parte bassa del condominio. Di certo il piano mansarde e quello sotto saranno inagibili per diversi mesi”, ha spiegato Tilibetti.