Isabella Tovaglieri e l’attimo di follia al bowling: “Se faccio strike divento comunista”

Sempre e comunque mannaggia ai comunisti, a quelli buoni, ai cattivi e anche a quelli pezzotti che oggi campano del e sul ricordo dei bei tempi andati. È sempre loro e soltanto loro la colpa di tutto. Anche del reel pubblicato da Isabella Tovaglieri sui suoi canali social, da Facebook a TikTok, da X a Instagram. Il video mi ha messo addosso una tristezza infinita, fino a rovinarmi ogni ora di relax che volevo godermi in santa pace lo scorso fine settimana.

Avevo tanto bisogno di distendermi, rilassarmi e di rigenerare le forze dopo aver inseguito gli svolazzi della mosca di Decaro e dopo aver contato i 23 palleggi consecutivi del senatore Renzi, nel riscaldamento pre-partita della nazionale dei Politici. Invece nulla, non è stato possibile perché nel frattempo, per l’eterogenesi dei fini e per colpa dell’algoritmo di suggerimento, mi sono imbattuto nella palla da bowling della Tovaglieri, l’euro deputata leghista rieletta alle passate elezioni con 39.880. E fin qui, nulla di particolarmente traumatico o che richiedesse una seduta dallo psicoterapeuta. Solo che un secondo dopo è partito il video con il proclama: “ragazzi se faccio strike – annuncia coraggiosa e impavida Isabella nel video che solo su Facebook ha totalizzato 678 mila visualizzazioni – divento comunista”.

E mentre mi riguardavo il video di quella palla innocente che si incanalava morente nell’incavo della pista, ho provato a trovare da solo una risposta alle tre domande escatologiche che mi assillavano: come può essere, mi sono chiesto tra l’incredulità e lo stupore, che una creatura così delicata diventasse di colpo perfida e megera; perché mai Isabella così attenta al prossimo, di colpo si rivela insensibile e indifferente al sentimento altrui? Che vantaggio potrà mai ricavare la “leghista da sempre” da questa presa in giro?

Ebbene, dopo tanto pensare e rimuginare, all’improvviso sono giunto alla verità, l’unica possibile, la sola che potesse salvare lei e la mia inquietudine: nessuno avrà detto in questi anni alla Tovaglieri che il comunismo, quello vero, è morto e sepolto da quasi quattro decenni. Vive solo nei libri di storia o nei post degli ignoranti da tastiera. Non è colpa di Isabella, lei è brava, ma del suo social media manager che le poteva far sapere che il comunismo è scomparso.