“La Certosa di Padula diventi sito autonomo come Paestum”, la proposta per valorizzare le aree interne

Lo splendido complesso monastico di San Lorenzo, a Padula, nel Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni, dal 1998 dichiarato patrimonio Unesco, merita a pieno titolo di essere rilanciato nei grandi circuiti turistici nazionali e internazionali.

“Per garantire alla Certosa, la notorietà che gli è dovuta, occorre che il sito diventi autonomo come gli Scavi Archeologici di Paestum, che hanno visto riconosciuto il loro fascino e il loro inestimabile valore storico e culturale nel mondo, raggiungendo numeri significativi di visitatori”. È questa la proposta lanciata da Tommaso Pellegrino, Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, nell’ambito dell’iniziativa che si è tenuta questa mattina nella suggestiva cornice della Certosa di Padula, alla presenza dell’assessore al Turismo Felice Casucci, dal titolo ‘Prospettive Turistiche delle Aree Interne dopo la pandemia’.

“La nuova stagione turistica deve ripartire dalla valorizzazione delle aree interne, il passaggio dell’Alta Velocità nel Vallo di Diano è un’opportunità da non perdere – continua Pellegrino –  La realizzazione di un possibile scalo tra i comuni di Atena Lucana e Padula, renderebbe facilmente raggiungibile il Vallo di Diano e le zone limitrofe, favorendo l’incremento dei flussi turistici in un territorio davvero ricco che ha tanto da offrire ai suoi visitatori. Le risorse previste nel Recovery, vadano in questa direzione. Si utilizzino per investire in servizi e infrastrutture, dove il Sud è maggiormente in difficoltà, per rendere l’offerta turistica più competitiva con i player internazionali”.