La conVERSIONE di Giorgia: la Premier Meloni, si lamenta del fango gettato sulla sua famiglia. Ma se oggi predica bene, in passato ha razzolato male

La versione di Giorgia. In libreria e all’assemblea di Fratelli d’Italia. Per Meloni è la giornata del contrattacco, proprio in contemporanea all’arrivo sugli scaffali del libro-intervista che la premier ha concesso al direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti. Nel volume autobiografico, edito da Rizzoli, la presidente del Consiglio parla di tutto. Confessioni private e politica estera. Economia, autonomia e futuro dell’Europa.

Ma c’è un punto in comune, nella narrazione di Meloni nelle ultime 24 ore. Un ruggito, una reazione contro quel “fango” della stampa e degli avversari politici, indirizzato a lei e alla sua famiglia. “In questi mesi si è visto di tutto – dice Meloni alla platea dei dirigenti di FdI – Le continue campagne finto scandalistiche, i dossieraggi, le continue richieste di dimissioni di questo o quell’altro”. “La mia storia personale è stata passata in radiografia praticamente dal giorno in cui sono nata”, lamenta ancora Meloni. Che parla del “fango gratuito perfino sui miei familiari”.

Un’immagine che ci restituisce la sindrome di accerchiamento di cui, secondo molti osservatori, la premier sarebbe vittima. Un quadro che traspare anche dalle anticipazioni de La Versione di Giorgia di Sallusti. In quelle pagine Meloni dice che ai suoi danni “è stato fatto terrorismo psicologico per spaventare i cittadini”. La presidente del Consiglio poi se la prende con la “spocchia di una sinistra, e di un certo Deep State a essa collegato, che mentre non riesce a ricostruire una sua identità pretende di spiegare alla destra la sua”.

E di nuovo lo sfogo durante l’assemblea di FdI. A partire dal “fango” sulla sorella Arianna, nominata a capo della segreteria politica del partito meloniano. “Si è parlato di Arianna Meloni, militante da quando aveva 17 anni, sempre penalizzata dal fatto di essere mia sorella”, va all’attacco Meloni.

Accerchiata. Dal libro all’assemblea. Eppure Matteo Renzi le ricorda, su X, le campagne di Fratelli d’Italia proprio contro la famiglia di Renzi stesso. “Piena solidarietà” per “il fango gettato su di lei e sulla sua famiglia”, scrive il senatore e direttore de Il Riformista. Che ricorda, però, da parte di Fdi “la strumentalizzazione giustizialista, gli attacchi ai miei genitori, i comunicati contro mia moglie, le polemiche sulle vacanze di famiglia, le manifestazioni di piazza su vicende di cronaca terminate peraltro con assoluzioni”. Insomma, “oggi la premier predica bene, ma in passato i suoi hanno spesso razzolato male”.

Eppure Meloni alla Camera a gennaio 2015 alzava il tiro sull’inchiesta per bancarotta fraudolenta che coinvolgeva Tiziano Renzi, poi finita con un’archiviazione: “La magistratura sta lavorando e noi non ci esprimiamo. Il tema è però politico. È normale che in un’Italia in cui gli imprenditori non riescono ad accedere al credito e si suicidano, oltre 200mila euro di debiti della famiglia Renzi vengano pagati da fondi pubblici?”. A proposito dell’inchiesta per fatture false sui genitori di Renzi (finita con un’assoluzione) l’attuale vicepremier della Meloni, Matteo Salvini, nel 2019 in piazza provocava: “Se avessi voluto avrei ricordato a Renzi che i miei genitori sono a casa incensurati”. E come dimenticare la campagna di FdI del 2018 sugli inesistenti permessi comunali per parcheggi gratis a Firenze a favore di Agnese Landini, moglie di Renzi. In prima linea c’era l’allora consigliere regionale della Toscana Giovanni Donzelli, oggi big di FdI alla Camera e al vertice del partito. E la lista potrebbe essere molto più lunga.

Ma poi nel libro Meloni spazia. Dal “pasticcio” del salario minimo all’Unione Europea “dei burocrati”. Fino ai migranti: “Se mi trovassi sul luogo di una tragedia sarei la prima a buttarmi in acqua per salvare un bambino”. E un aneddoto sull’ultimo ironico consiglio datole dal predecessore Mario Draghi, che le ha raccomandato di tenere chiuse le finestre dell’ufficio che danno su Largo Chigi, “perché qui con lo smog che c’è rischi un enfisema in pochi mesi”. Altro che accerchiamento.