La Sad a Sanremo, chi sono i tre ragazzi Theo, Plant e Fiks: perché si chiamano così, il nome, le critiche e il genere musicale

La Sad partecipano al Festival di Sanremo con il brano “Autodistruttivo“. La band è composta da tre ragazzi: Theo, quello con i capelli verdi, Plant, capelli blu, e Fiks, quello con la cresta rosa. Sono tre coetanei: all’anagrafe sono Matteo Botticini, nato a Brescia nel 1987, Francesco Emanuele Clemente, nato ad Altamura nel 1989, mentre il terzo è di Riviera del Brenta, in Veneto, ed è del 1990.

La Sad, la storia del nome e perché si chiamano così

Ai microfoni di ‘Catteland‘, i tre membri di La Sad hanno spiegato il motivo della scelta dietro al loro nome, da ricollegare ai problemi che hanno avuto di depressione, tristezza e che attanagliano spesso tutti i giovani. “Sad” è la parola inglese che significa “triste”, inoltre è anche l’acronimo di “Seasonal Affective Disorder”, la depressione. Proprio questa loro attenzione al tema della depressione e dell’ansia si ritrova nei loro testi, così come anche riferimenti a droga e sesso. Testi per cui sono stati anche criticati.

Le critiche a La Sad

In una recente intervista al Fatto Quotidiano, hanno spiegato la loro versione dopo le accuse di sessismo e violenza presenti nei loro testi: “Abbiamo ricevuto critiche di qualsiasi tipo su frasi estrapolati da interi testi che volevano comunicare tutt’altro. Facile dunque che siano state fraintese le nostre intenzioni. Siamo esattamente all’opposto di quello che rappresentano il sessismo e la violenza. Puntare il dito contro di noi è un po’ come sparare sulla Croce Rossa. Siamo totalmente diversi da come ci hanno ritratto. Si è voluto far notizia”.

La Sad, gli studi dei tre ragazzi

“Ero un ragazzino molto chiuso e timido. Non amavo andare a scuola, infatti non ho il diploma. Volevo diventare uno skater, poi ho incontrato la musica“, ha raccontato Theo in un’intervista a ‘Rolling Stone’. Così invece Plant: “Non mi piaceva andare a scuola, ma casualmente mi sono iscritto al Liceo Classico e l’ho anche finito. Ho capito prestissimo che volevo fare musica grazie a mia nonna. È lei che mi ha comprato una chitarra classica in quarta elementare e mi ha sempre spinto in questa direzione”. Flicks sempre su Rolling Stones: “Ho fatto dei disastri, ho cambiato due scuole perché mi espellevano e poi non ne ho finita nessuna. Facevo casino, avevo tante ragazze. Ma in quel periodo ho iniziato a fare musica”.

La partecipazione al Festival di Sanremo

La prima partecipazione al Festival di Sanremo per i La Sad. In una recente intervista a Radio Deejay, nella puntata di ‘Catteland’, i tre artisti si sono raccontati: “Assolutamente no, non sapevamo che eravamo stati presi per Sanremo. Eravamo in pigiama… Ci hanno svegliato un quarto d’ora prima”. Un annuncio e una partecipazione inattesa: “Vogliamo ringraziare Amadeus, è stato un mito. Ci rendiamo conto che portare dei personaggi come noi a Sanremo… Ci ha fatto capire che ha davvero capito il nostro viaggio, quello che c’è dietro La Sad”.

La canzone de La Sad: “Autodistruttivo”

La Sad partecipa a Sanremo con il brano “Autodistruttivo”. Il brano, caratterizzato da un gusto agrodolce e firmato anche da Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, esplora temi di autodistruzione, ma presenta anche uno spiraglio di luce e speranza. Il palco dell’Ariston è visto come un’opportunità per esprimere al massimo il loro messaggio: superare i periodi difficili e trasformare la rabbia in rivalsa e rivoluzione. Il gruppo vuole essere considerato “la cosa strana” del festival, ma allo stesso tempo dimostrare di essere artisti autentici e dal cuore gentile. Nel testo di “Autodistruttivo”, il destino e l’amore sono descritti come forze che possono spaccare il cuore, dando voce a chi si sente emarginato e a coloro che lottano nel trovare un legame duraturo.

Sempre nell’intervista al Fatto, hanno spiegato il significato della loro canzone: “Vogliamo dar voce a chi la voce non ce l’ha, a chi non viene ascoltato, a chi si è sempre sentito fuori posto e deriso. Ci sono momenti in cui è difficile sentirsi a proprio agio con gli altri. Questa situazione si trasforma in una grande sofferenza e in una non accettazione di se stessi”.

Il genere musicale di La Sad

Punk, Rap, Rock, trap. La Sad ha assorbito tutti questi generi per creare un’identità musicale originale: diverse comunque le ispirazioni che i tre cantanti hanno, dai Blink-182 ai Green Day. Loro però non amano solo l’etichetta di gruppo punk. Per questo hanno influenze nel mondo del rap, della trap e del pop.