«Chiediamo all’Amministrazione l’intitolazione di una strada a Marco Pannella proprio in un momento storico in cui alcuni diritti, come quello dell’aborto, dati per acquisiti, sono messi sotto duro attacco da parte di forze reazionarie e anacronistiche». Con questa motivazione l’associazione Arcigay Antinoo Napoli ha ufficialmente chiesto al Comune di Napoli di intitolare una strada del capoluogo campano allo storico leader radicale.
Come spiegato dal Direttore de Il Riformista Tv Paolo Liguori, l’iniziativa assume oggi una grande importanza: «Siamo d’accordo e sosteniamo la proposta dell’Arcigay di Napoli. Abbiamo una grande nostalgia di Marco Pannella e delle sue battaglie. Ricordiamo che Radio Radicale è stata fondata a Napoli. E ci meravigliamo del fatto che nessuna amministrazione comunale ci abbia pensato prima. Il tema dei diritti civili è più attuale che mai soprattutto dopo la decisione della Corte Suprema americana sull’aborto. Proprio per questo ci impegniamo a sostenere qualsiasi altra campagna volta all’intitolazione di strade per Marco Pannella».
Marco Pannella è stato molto legato alla città di Napoli. Nel 1983 è stato eletto Consigliere comunale portando in aula temi come quelli della legalità (erano gli anni della guerra di camorra tra la Nco di Raffaele Cutolo e la Nuova Famiglia), della giustizia (era esploso il caso Tortora), della sanità (la vicenda relativa all’ospedale Ascalesi e le nomine Usl) e dell’informazione.
In anticipo di almeno 30 anni sull’agenda politica nazionale, Pannella già parlava di Napoli come Città Metropolitana. Inoltre, aveva fatto scattare l’allarme sul pericolo Vesuvio. Con lui in quegli anni si iniziò a discutere seriamente di zone rosse e piani di evacuazione. La più recente iniziativa napoletana portata avanti da Pannella e dal Partito Radicale è stata il lancio della campagna referendaria per una Giustizia Giusta nel 2013.
