"Era il nostro gigante buono"
La tragedia di Jimmy Davide, muore dopo puntura di calabrone: “Non era un soggetto allergico”
Per Jimmy Davide non c’è stato niente da fare. L’uomo è morto a 45 anni, stroncato da uno shock anafilattico provocato dalle punture dei calabroni che lo hanno aggredito. La tragedia si è consumata a San Martino di Campagna, in provincia di Pordenone. Sul caso indagano i carabinieri del Norm di Sacile che stanno vagliando le circostanze del decesso. Non risulta che la vittima fosse allergica alle punture, anzi nel bosco si recava spesso sia per passione che per professione.
L’uomo era di Claut, comune di neanche 900 abitanti in Friuli Venezia Giulia, ed era arrivato a San Martino dalla Valcellina con un amico per dare una mano alla sorella di quest’ultimo. Davide era disoccupato, in cerca di una nuova collocazione lavorativa, ma era sempre stato impegnato nell’ambito dell’edilizia e della valorizzazione del patrimonio forestale. Secondo una ricostruzione de Il Messaggero Davide avrebbe toccato un legno all’interno del quale i calabroni avevano costruito un nido.
È stato punto una prima volta alla schiena: colpito dal dolore l’uomo si sarebbe appoggiato a quel legno dal quale sarebbe uscito un nugolo di calabroni che lo avrebbe tempestato di punture. Almeno una decina. Provando a spostarsi Davide sarebbe caduto a quel punto a terra, privo di conoscenza. Sul posto, in un’abitazione nella frazione di Aviano, sono arrivati i sanitari allertati dalle richieste di aiuto dei presenti. La disperata corsa in Pronto Soccorso a Pordenone non è servita: l’uomo è morto poco dopo l’arrivo in ospedale.
La tragedia del 45enne ha sconvolto la comunità di Claut e lasciato nello strazio la madre e i quattro fratelli dell’uomo. Incredulo anche il sindaco Gionata Sturam. “Era il nostro gigante buono: metteva a disposizione degli altri la propria forza fisica. Se c’era qualche lavoro da fare, il primo pensiero era coinvolgerlo, sapendo che avrebbe aderito con entusiasmo. Amava profondamente la propria famiglia e il paese. Era una persona generosa”, le parole di alcuni amici riportate dal quotidiano romano. Non risulta che la vittima fosse allergica alle punture di calabrone.
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