L’Abruzzo si auto dichiara zona arancione, ma è scontro col governo

L’Abruzzo da oggi sarà in zona arancione e non più rossa: lo comunica il presidente della Regione, Marco Marsilio, che in un post sulla sua pagina Facebook ha scritto domenica: “Da domani riaprono i negozi, mercoledì le scuole medie. Mantenuto l’impegno di riaprire il commercio prima dell’Immacolata. Ho firmato l’ordinanza con la quale l’Abruzzo delinea il rientro in zona arancione. Già da domani mattina si applica in tutto il territorio regionale la disciplina prevista nelle cosiddette zone arancioni per gli esercizi commerciali. Il completamento del percorso avverrà mercoledì 9 con la riapertura delle scuole, dopo esattamente 21 giorni di disciplina in zona rossa”.

Il provvedimento ha efficacia dal momento della sua pubblicazione, cioè già da domani. Ma la scelta diventa un caso politico. Con il governo contrario: “L’Abruzzo deve aspettare mercoledì”. Il ministro Speranza, si legge in una nota dello staff del presidente, “è stato informato prima dell’adozione del provvedimento”. Marsilio ha “ritenuto di doversi assumere la responsabilità di evitare che un’applicazione letterale delle norme vigenti provocasse all’Abruzzo un trattamento sproporzionato e dannoso”. La regione doveva infatti rimanere in zona rossa fino al 10 dicembre. Ad oggi era l’unica regione rimasta ancora rossa.

Era stato il governatore stesso a decretare l’ingresso in zona rossa, così come ne ha decretato l’uscita. “Il monitoraggio del fine settimana – prosegue Marsilio – ha fornito ulteriori dati confortanti, dei quali ha preso atto anche il Comitato Tecnico Scientifico regionale, la cui richiesta del 15 novembre scorso era stata all’origine dell’Ordinanza che ha portato la regione in zona rossa dal 18 novembre scorso. Non si registrava dal 23 ottobre scorso un numero così basso di nuovi positivi. Diminuiscono anche i ricoveri, sia in terapia intensiva che in area medica, mentre da metà novembre a oggi sono aumentati di alcune centinaia i posti letto complessivamente messi a disposizione del Covid”.

“Mi ero assunto la responsabilità di anticipare l’ingresso in zona rossa – aggiunge – con l’obiettivo di iniziare la ‘cura’ necessaria a riportare l’Abruzzo in sicurezza. I dati di due successivi report della Cabina di Regia nazionale e quelli dell’ultimo fine settimana dimostrano che l’obiettivo è stato raggiunto nel minor tempo possibile. Si è così contemperata l’esigenza – che rimane prioritaria – di salvaguardare la salute pubblica e la vita umana, con quella di garantire la tenuta sociale ed economica. Ho ritenuto di dovermi assumere la responsabilità – con questa nuova ordinanza – di evitare che un’applicazione letterale delle norme vigenti provocasse all’Abruzzo un trattamento sproporzionato e dannoso”.