Due giovani volati via troppo in fretta e a poche ore di distanza. Due storie diverse. Due lutti che hanno fermato per qualche ora il quartiere napoletano di Pianura dove sabato mattina, 29 gennaio, si sono svolti in successione i due funerali. Fabio De Vita e Raffaele Vanacore. 36 e 38 anni. Due destini tragici. Erano almeno in 500 tra l’interno e l’esterno della chiesa San Giorgio per salutare per l’ultima volta, a distanza di 60 minuti, i due ragazzi partenopei.
Fabio De Vita è deceduto in seguito a un grave incidente stradale. Era sulla sua moto il 16 gennaio scorso quando in via Padula, all’altezza di un bar dove da poco aveva salutato alcuni amici, perde il controllo dopo pochi metri e rovina violentemente al suolo. Fabio batte la testa ed entra in coma. Dopo dieci giorni a lottare tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cardarelli, il suo cuore smette di battere nelle prime ore di martedì 25 gennaio.
Sarà ora l’autopsia, disposta dal magistrato di turno della procura di Napoli ed effettuata nei giorni scorsi, a far luce sulle cause che hanno provocato la sua morte. I familiari sostengono che si sia trattato di un malore che l’ha poi portato a perdere il controllo del mezzo e a cadere a terra senza il minimo tentativo di provare a proteggersi con le mani. Fabio purtroppo non indossava il casco. Era molto conosciuto nel quartiere che in questi giorni si è stretto intorno al dolore della compagna Carmela e dei suoi familiari.
Dolore e sgomento anche per la tragica scomparsa di Raffaele Vanacore, 38 anni. Giovane e brillante imprenditore stroncato da un malore. Generoso e sempre disponibile, Raffaele è stato salutato per l’ultima volta sabato mattina in una chiesa San Giorgio gremita di amici, stretti intorno al dolore dei genitori, della sorella e degli altri familiari. “Oggi hai riunito tutti, proprio come volevi… che mega aperitivo avremmo fatto, in questa giornata di sole…”. scrive un’amica sui social. Numerosi, così come per Fabio, i messaggi di cordoglio di amici e conoscenti.
