La morte di Lavinia Trematerra, la bimba napoletana di 7 anni, è una tragedia enorme a cui i suoi genitori cercano di dare una spiegazione. I magistrati tedeschi hanno aperto un’indagine per capire se ci sono state responsabilità individuali e se quella tragedia poteva essere evitata. Chiesta una perizia sulla statua di oltre 100 chili che è piombata sulla bimba mentre giocava nel giardino del lussuoso hotel con un’amichetta.
Secondo quanto ricostruito dal Corriere del Mezzogiorno, dai primi rilievi sono emersi alcuni elementi che potrebbero confermare l’ipotesi che l’incidente possa essere stato causato dall’iperizia nel posizionamento della statua. Sembrerebbe che questa non fosse ancorata alla base, sebbene pesantissima. Non c’erano telecamere di videosorveglianza in quell’area dell’albergo.
Per la famiglia Trematerra il giorno della disgrazia era l’ultimo di vacanza. Poche ore dopo sarebbero dovuti tornare in Italia. Ora Michele e Valentina Poggi, i genitori della piccola, entrambi avvocati sono ancora in Germania sono in attesa della salma prima di poter rientrare i Italia e celebrare i funerali della loro piccola. Non è chiaro se i magistrati decideranno per l’autopsia, certo è che la famiglia vuole risposte a quella tragedia. “Nessuno ce la ridarà, la nostra principessa non c’è più e anche la nostra vita è distrutta – ha detto il padre, come riportato dal Mattino – ma dobbiamo capire perché quella statua è caduta. Come è possibile? Qualcuno dovrà rispondermi”.
Secondo una ricostruzione riportata da Repubblica, al momento dell’incidente, Lavinia stava giocando nel giardino. La statua si è staccata dalla base in cemento crollando sulla piccola. Alle grida di Lavinia sono accorsi immediatamente i genitori, gli ospiti e il personale dell’albergo e la bambina è stata immediatamente liberata dal peso del masso, soccorsa e trasportata velocemente all’ospedale di Monaco Schwabing ma purtroppo non ce l’ha fatta, è morta due ore dopo per le gravi contusioni riportate a polmoni, fegato e milza. Per la famiglia sono ore di grande dolore. Intorno a loro si stringono amici, familiari e colleghi che in queste ore stanno inviando messaggi di cordoglio sui social.
