L'evento
L’intelligenza artificiale al servizio della cultura: esperti, istituzioni e università a confronto all’Orientale di Napoli
Si terrà venerdì 30 maggio 2025, alle ore 10:30, presso l’Aula Apple Foundation dell’Università Orientale (Palazzo del Mediterraneo, Via Nuova Marina 59), l’evento “L’intelligenza artificiale al servizio della cultura” che vedrà protagonisti rappresentanti del Ministero della Cultura, della società di consulenza Ernst & Young (EY), docenti e ricercatori dell’Università Orientale.
L’evento nasce con l’obiettivo di riflettere sul ruolo strategico che le tecnologie digitali avanzate, in particolare l’intelligenza artificiale, possono giocare nella gestione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Al centro dell’incontro vi sarà la presentazione del progetto I.PaC, Infrastruttura e servizi digitali per il Patrimonio Culturale che fa parte dell’Ecosistema Digitale per la Cultura promosso dal Ministero della Cultura.
Nata nell’ambito del PNRR, I.PaC, integra tecnologie semantiche e strumenti di intelligenza artificiale per supportare l’analisi, l’arricchimento e l’accesso a risorse culturali complesse. Obiettivo del progetto è rafforzare le modalità di digitalizzazione, descrizione e valorizzazione del patrimonio, migliorandone la fruibilità e promuovendo l’interoperabilità tra sistemi.
A presentare la piattaforma saranno Margherita Porena, dell’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale del Ministero della Cultura e Carmine Apice, in rappresentanza di Ernst&Young (EY) che ha collaborato alla realizzazione del progetto.
Per il Ministero, l’iniziativa I.PaC si inserisce in un più ampio impegno, in particolare della Direzione generale per la Digitalizzazione e la comunicazione, a favore dello sviluppo di competenze e soluzioni capaci di coniugare innovazione tecnologica e tutela della memoria storica, promuovendo una visione del patrimonio culturale sempre più aperta, inclusiva e proiettata verso il futuro. Come sottolinea Carmine Apice (EY): “La collaborazione per la realizzazione di I.PaC ha costituito anche per EY una straordinaria opportunità perché l’infrastruttura I.PAC non ha eguali in Europa per complessità architetturale e ampiezza funzionale”.
A ospitare l’incontro è l’Università L’Orientale. Il prof. Giuseppe Lucio Gaeta, docente di Economia dei beni e delle attività culturali dell’Ateneo e tra i promotori dell’iniziativa ha sottolineato come “l’incontro si inserisce in un percorso più ampio attraverso cui L’Orientale si propone sempre più come luogo attivo nel promuovere il dialogo tra ricerca umanistica e in campo sociale e l’innovazione tecnologica. Per esempio, l’Ateneo ha recentemente attivato la laurea magistrale in “Saperi umanistici e tecnologie digitali”, con l’obiettivo di formare figure capaci di operare nei nuovi ecosistemi culturali digitali, ha attivato il centro di eccellenza Jean Monnet “AI.CoDED – Artificial Intelligence and Communication in a Digitalised European Democracy”, dedicato allo studio delle complesse relazioni tra intelligenza artificiale, comunicazione politica e commerciale e democrazia, e ha avviato la partecipazione al centro di ricerca interateneo “Eliza, Scienze umane e sociali e intelligenza artificiale”. La prof.ssa Johanna Monti, delegata di Terza Missione dell’Ateneo e direttrice di Eliza, esperta di modelli del linguaggio, sottolinea come “l’intelligenza artificiale è ormai una realtà consolidata anche nel campo dei beni culturali, offrendo strumenti innovativi per la digitalizzazione, il restauro, la conservazione e, soprattutto, per la valorizzazione del patrimonio culturale, con possibilità impensabili fino a pochi anni fa. Tuttavia, è fondamentale che l’impiego di queste tecnologie sia guidato da solide competenze umanistiche, affinché l’interpretazione automatica dei dati non comprometta la complessità storica, simbolica e culturale delle opere. Allo stesso modo, è essenziale garantire il rispetto dei principi etici, dei diritti d’autore e l’affidabilità delle fonti utilizzate”. A introdurre l’incontro sarà il Prof. Giuseppe Porzio, coordinatore del corso di laurea magistrale in “Saperi umanistici e tecnologie digitali”, con una riflessione sul ruolo delle tecnologie emergenti nella valorizzazione, conservazione e fruizione del patrimonio culturale, in cui evidenzierà le sinergie tra competenze umanistiche e strumenti digitali.
L’evento si svolge in modalità ibrida, con la possibilità di partecipare sia in presenza sia online. Per partecipare è necessario prenotarsi tramite il modulo accessibile all’indirizzo https://shorturl.at/7bUIm
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