Guasti sempre più gravi e più frequenti, pezzi di ricambio non più in produzione, riparazioni sempre più difficoltose. I due acceleratori lineari per la radioterapia del Policlinico Umberto I sono troppo vecchi e usurati a causa del carico di lavoro a cui sono stati sottoposti nel corso degli anni.
E così l’azienda ospedaliera, dopo vari rallentamenti, è stata costretta a rivolgersi al Policlinico Tor Vergata per poter garantire continuità di cura ai propri pazienti malati di tumore.
La radioterapia in ‘trasferta’
Come riferisce Il Tempo, i pazienti dovranno recarsi a Tor Vergata per il trattamento dei tumori con radioterapia a fasci.
L’ospedale metterà a disposizione del Policlinico Umberto I, in regime di convenzione, la strumentazione necessaria e, in particolare, un acceleratore lineare di ultima generazione. Ci saranno 5 turni settimanali di 6 ore, dalle ore 14 alle 20, che saranno quindi gestiti dal personale dell’Umberto I.
Il precedente
L’Umberto I ha avuto a che fare con problemi tecnici per quanto riguarda la radioterapia già dallo scorso settembre. L’azienda ospedaliera ha fatto sapere che, nonostante abbia attivato le procedure per la sostituzione degli acceleratori lineari, alla fine ne è rimasta priva ‘temporaneamente’.
Infatti solo il 29 settembre scorso è stata deliberata l’autorizzazione per la Procedura negoziata in merito ai lavori per l’alimentazione elettrica a servizio degli acceleratori lineari riguardanti una ‘fornitura chiavi in mano Acceleratori Lineari per la Radioterapia’. Una situazione che però va avanti da settembre 2020, ossia quando è stata deliberata ‘la nomina della commissione giudicatrice’.
Non è la prima volta che il Policlinico Umberto I deve affrontare un guasto di questo tipo. Nel 2015 la giunta regionale del Lazio approvò una delibera per l’acquisto di un acceleratore lineare di ultimissima generazione del valore di 4 milioni e 200 mila euro.
