La giunta militare al potere in Mali dal 2021 nel fine settimana ha fatto arrestare decine di ufficiali dell’esercito. L’accusa contro questi membri delle Forze Armate sarebbe quello di voler organizzare un nuovo colpo di stato per abbattere il governo militare guidato dal colonnello Assimi Goita. Una serie di retate avrebbero portato in carcere almeno 40 ufficiali e sottufficiali dell’esercito di Bamako, ma non è stato ancora rilasciato nessun comunicato ufficiale sull’accaduto.
Stando a quanto riporta l’agenzia di stampa francese in questa imponente azione di polizia, sarebbero finiti anche due importanti generali come Abass Dembele, ex governatore della regione centrale di Mopti; e Nema Sagara, brigadiere generale dell’aeronautica maliana e tra le poche donne con ruoli di responsabilità nell’esercito. La situazione interna del Mali sta peggiorando settimana dopo settimana e la giunta militare controlla ormai meno di metà del paese. Il nord è saldamente in mano dei ribelli Tuareg che hanno più volte sonoramente sconfitto le forze governative ed i loro alleati russi che hanno abbandonato diverse piazzeforti militari in mano ai guerriglieri del deserto.
L’area dei tre confini che porta a Niger e Burkina Faso è invece preda di continui attacchi da parte dei jihadisti sia di al Qaeda che dello Stato Islamico che amministrano diverse province. La regione di Mopti, quella che fino a poco tempo fa era amministrata dal generale Dembele non risponde più alle direttive che provengono dalla capitale, così come l’area delle città carovaniere. L’Alleanza del Sahel (AES) composta dagli eserciti di Mali, Burkina Faso e Niger, non ha prodotto niente di concreto e i soldati nigerini e burkinabe, arrivati come rinforzi, si sono dimostrati poco addestrati e inadatti ad arginare gli attacchi dei fondamentalisti.
L’azione dei fondamentalisti arriva anche nelle regioni meridionali e gli islamisti del JNIM (Gruppo di Sostegno dell’Islam e dei Musulmani), legati ad al Qaeda, pochi giorni fa hanno attaccato due zuccherifici e la filiale di Bewani della Banque de Développement du Mali nei pressi di Ségou, nella parte sud-occidentale del paese. Lo stesso gruppo ad inizio agosto ha teso un’imboscata nei pressi della città di Ténenkou, nella regione di Mopti, ai mercenari russi dell’Africa Corps, ex Wagner Group. Nello scontro sono rimasti uccisi diversi contractor, anche se non si conosce il numero esatto dei caduti perché la giunta militare tende a nascondere le vittime degli assalti dei terroristi. Tutto mentre si continuano ad arrestare i pochi membri dell’opposizione, trasformando definitivamente il Mali in una dittatura militare…
