Manifestazioni pro-Gaza, Setteottobre condanna gli episodi di violenza: “Una messa in scena d’odio che prende di mira gli ebrei”

Una nota di dura condanna da parte dell’associazione Setteottobre per gli episodi avvenuti durante le manifestazioni pro-Gaza promosse ieri. Atti di violenza, disordini, picchetti davanti a scuole e università in numerose città, oltre a blocchi e danneggiamenti di stazioni ferroviarie che hanno provocato forti disagi alla popolazione. “In Toscana, nell’area fiorentina, un deltaplano ha sorvolato la zona evocando – denuncia il presidente Parisi – l’attacco del 7 ottobre di Hamas. Questo non è dissenso civile – avverta – ma una messa in scena d’odio che prende di mira gli ebrei e normalizza la violenza come linguaggio politico”.

Setteottobre, chiede alle massime cariche istituzionali una condanna netta e immediata verso le forze politiche e sindacali che hanno sostenuto le proteste citando un precedente come monito: “Nel 1982, durante un corteo sindacale, una bara bianca fu deposta davanti alla sinagoga di Roma; poche settimane dopo, il piccolo Stefano Gaj Taché fu ucciso in un attentato”, ricordando che “La memoria non è retorica”.

La richiesta di misure immediate

Nella nota si sottolinea che il dissenso legittimo va tutelato, ma trasformarlo in intimidazione è una “linea rossa” che oggi sarebbe stata oltrepassata. L’associazione chiede quindi misure immediate: impegni pubblici contro scenografie funebri o atti intimidatori davanti a scuole e sinagoghe, garanzie di sicurezza per gli istituti ebraici, assunzione di responsabilità politiche e morali da parte degli organizzatori dei cortei. “L’antisemitismo, anche quando si maschera da attivismo, è intollerabile – conclude Parisi –. Le istituzioni e la politica lo dicano con chiarezza e agiscano di conseguenza”.