Marco Columbro si racconta, perché ha lasciato la tv dopo la malattia: la reunion con Lorella Cuccarini

Per chi negli anni ’80-90 guardava la tv rivedere insieme Marco Columbro e Lorella Cuccarini è un bel tuffo nel passato, uno di quelli che si fanno volentieri e che “riattivano i ricordi”. Sono stati infatti una delle coppie televisive più amate dagli italiani, in programmi come “Paperissima” e “Buona Domenica”. Per una volta sono tornati insieme davanti alla telecamere. Lo hanno fatto nel salotto YouTube di Lorella Cuccarini per il suo format “Un caffè con”. Questa volta ospite d’eccezione è Marco Columbro, il collega e l’amico.

Nell’intervista rilasciata alla collega, l’ex presentatore ha spiegato la sua lunga assenza dal piccolo e grande schermo. Columbro per molti è il volto di “Caro Maestro”. A dicembre 2001 viene colpito da un aneurisma cerebrale che lo ha mandato in coma per un mese. Ripresosi conduce un’edizione di “Scommettiamo che…” ancora una volta con Lorella Cuccarini. È stato quello l’ultimo programma televisivo che ha condotto per poi dedicarsi ad altri progetti come la recitazione teatrale e l’apertura di un’azienda agrituristica in Toscana. Poche ospitate in tv e ha preferito occuparsi di argomenti come la filosofia e la spiritualità.

Le ragioni dietro a questa scelta Columbro le ha spiegate nei dettagli. Quando gli è stato chiesto che tipo di ruolo avrebbe preferito per un suo ideale ritorno in tv, ha risposto: “Per me qualunque ruolo va bene, anche ruoli drammatici. Non ho paura a misurarmici. Il problema è che non ho più voglia di fare televisone, se proprio devo dirlo. Ho voglia di fare altre cose. Ho scritto un libro che dovrebbe uscire a fine anno che si chiama Il risveglio di Parsifal: vivere una vita nel gregge come pecora, oppure da esseri consapevoli”.

E poi ancora: “Il libro nasce dall’incontro che ho avuto negli anni con vari maestri di saggezza. Il tema è la consapevolezza in ogni campo della nostra esistenza. Come affrontare la vita con consapevolezza. Per me scrivere questo è la cosa che in questo momento mi interessa di più. O anche aprire un’accademia di ricerca spirituale. Quello che ho fatto nello spettacolo, l’ho fatto, è inutile rifare cose che ho già fatto. Sarebbe una ripetizione. Basta. Questa è una pagina del mio destino che si è chiusa. Ho comunque lasciato un buon ricordo nel cuore delle persone. Lo vedo quando mi fermano per strada, e questo mi fa piacere. Non è una cosa semplice. Ora ho voltato pagina”.