Per i soccorsi non c’è stato niente da fare, se non constatare il decesso: una morte violenta, quella di una donna di 70 anni uccisa a coltellate in casa e per il cui delitto è stato arrestato il figlio. È quanto successo a Bucchianico, in provincia di Chieti, questa mattina in una manciata di ore concitate dall’allarme fino alla scoperta del cadavere straziato e dell’arresto. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia locale.
La donna aveva 70 anni, il figlio 50. A quanto risulta dalle prime ricostruzioni dei militari supportati dai reparti tecnici, il nucleo familiare si era trasferito da poco nel piccolo comune di neanche cinquemila abitanti. La madre e il figlio occupavano un’abitazione in via Cappellina di San Camillo, adiacente alla piazza principale del paese, in pieno centro storico.
L’allarme è scattato a metà mattinata. Non è chiaro se al momento del delitto fossero presenti altre persone e familiari e se altri abbiano in qualche modo assistito o si siano accorti in qualche maniera di quello che stava succedendo. La donna è stata massacrata, colpita numerose volte con un coltello da cucina che non le ha lasciato scampo. I sanitari arrivati sul posto con due ambulanze del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Il figlio è stato fermato praticamente subito dai militari. Sarebbe stato lui stesso a lanciare l’allarme. La zona è stata transennata per procedere con i rilievi del caso. Non è chiaro se sia stata per esempio una lite a causare l’accaduto. Secondo quanto riporta il quotidiano La Stampa il presunto omicidio, ancora tutto da confermare, si sarebbe consumato in strada Cappellina San Camillo, il cadavere ritrovato in un vicolo nel centro storico.
“Un fatto grave — ha commentato al Corriere della Sera il sindaco di Bucchianico, Carlo Luciano Tracanna — che ha sconvolto l’intero paese e di cui non sappiamo le ragioni. Non conosciamo né la vittima né suo figlio, non risultano residenti a Bucchianico ed erano venuti a vivere qui solo da qualche mese. Qualche volta si facevano vedere in piazza ma qui non avevano legato con nessuno”.
Non è chiaro se l’uomo soffrisse di disturbi psichici o se ci fossero dissidi in famiglia. La vittima in passato avrebbe chiesto aiuto alla parrocchia locale per le difficoltà economiche. Di certo la comunità è sconvolta dopo il secondo delitto che si è consumato in paese nel giro di una manciata di mesi: a luglio scorso un quindicenne con problemi psichici aveva ucciso il nonno di 78 anni, l’uomo era intervenuto per difendere la nonna in un litigio con il nipote.
