Migranti e caporalato, blitz in tutta Italia contro lo sfruttamento del lavoro: paghe da fame

Un blitz contro il caporalato, contro lo sfruttamento del lavoro dei migranti è in corso, dalle prime luci dell’alba, in sette regioni italiane. Una vasta operazione che vede in campo oltre 300 poliziotti, coordinati dal Servizio Centrale Operativo (SCO), nelle province di Barletta-Andria-Trani, Cuneo, Foggia, Latina, Matera, Prato, Reggio Calabria e Trapani. Nel mirino il contrasto al fenomeno dello sfruttamento del lavoro connesso all’immigrazione illegale. In particolare, sono in corso perquisizioni, controlli e verifiche nei confronti di soggetti, esercizi commerciali e basi logistiche riconducibili allo sfruttamento della manodopera di cittadini extracomunitari irregolari.

L’operazione è orientata ad effettuare controlli combinati presso diversi punti di raccolta di lavoratori stranieri irregolari, destinati a svolgere, al di fuori della prevista normativa, giornate lavorative in aziende agricole, opifici o esercizi commerciali, frequentemente riconducibili a cittadini stranieri. Le attività sono condotte dal Servizio Centrale Operativo e dalle Squadre Mobili delle province interessate, con il supporto delle Sisco (“Sezioni Investigative Specializzate Criminalità Organizzata), dei Reparti prevenzione crimine e di alcune unità di elicotteristi, in sinergia con personale specialistico delle ASL e dell’Ispettorato del lavoro.

Il dispositivo in campo sul territorio nazionale, attuato in aree ad alta densità criminale per lo sfruttamento del lavoro irregolare, valorizza il patrimonio informativo acquisito dalla Polizia di Stato nell’ambito della costante azione di contrasto al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’operazione colpisce duramente i network criminali dediti al traffico di migranti ed alle connesse forme di sfruttamento della manodopera irregolare pagata anche due euro all’ora.