Miozzo, coordinatore Cts: “Se salgono i contagi i lockdown saranno inevitabili, un incubo”

Nuovi lockdown saranno “inevitabili se saremo distratti sulle misure di contenimento”. Lo ha detto il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo a Sky Tg24. “I lockdown sono inevitabili se non ci preoccupiamo di quello che stiamo facendo, se non ci preoccupiamo di adottare quelle misure che sono ampiamente raccontate e documentate”. È il monito del coordinatore del Comitato tecnico-scientifico. “I lockdown – incalza l’esponente del Cts – saranno inevitabili se ci saremo distratti nei confronti di quelle operazioni, di quelle misure di contenimento e di precauzione che sono la mascherina, il distanziamento e l’igiene personale”.

I numeri attuali dei contagi in Italia “ci fanno capire che con questi numeri siamo ancora in uno scenario assolutamente gestibile e governabile. Però l’aspetto è importante è la precarietà di questi numeri che possono schizzare rapidamente. Se due, tre, quattro o cinque focolai ci sfuggono i numeri saltano ai livelli di Francia, Spagna o Grecia. Servono allerta massima e attenzione, deve essere quasi un’ossessione: la mascherina e il distanziamento sono importanti”. “Il virus non si è attenuato e circola, quindi dobbiamo contenerlo e convivere con il virus fino a quando non ci sarà il vaccino che auspichiamo sia disponibile entro la fine dell’anno”, aggiunge.

“Le discoteche devono rimanere chiuse perchè, checchè se ne dica, con migliaia di ragazzi ammassati non c’è nulla da fare”. Lo ribadisce il coordinatore del Cts ribadendo che il parere del Cts non cambia e lo stesso governo lo ha scritto nell’ultimo Dpcm. “Le aggregazioni di massa sono devastanti – aggiunge – impossibili da gestire”. Ci sono però degli interessi economici e migliaia di lavoratori da tutelare. “Ci rendiamo perfettamente conto – dice – e per questo servono delle compensazioni. Il lavoratore del settore va tutelato come e forse anche più degli altri, perchè parliamo di un settore troppo a rischio”.

“L’avviso di garanzia al presidente Conte era un atto dovuto e assolutamente prevedibile. Io ritengo che il ministro Speranza, ma anche tutto il governo, si siano comportati in maniera assolutamente corretta”, commentando il provvedimento dei pm di Roma. Il governo, ha sottolineato Miozzo, “non poteva fare qualcosa diverso da quello che ha fatto. Sono state scelte drammatiche e dolorose. Eravamo i primi della lista europea, oggi siamo gli ultimi. Per fare questo – ha concluso – abbiamo pagato un prezzo altissimo, con le scelte coraggiose di chiudere tempestivamente e di controllare che ci hanno portato alle condizioni di oggi”.