Comune e Regione, basta parole: ora si passi dalle buone intenzioni alle scelte concrete

Caro Riformista, occorre sperare che dal Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico tenuto nella nostra città in presenza del Ministro Lamorgese emergano, oltre agli obiettivi chiari già definiti, anche interventi e scelte concrete e coraggiose. Per fare fronte all’aumento degli episodi di microcriminalità (più del 10% nel 2020-2021) c’è finalmente bisogno che le videocamere installate siano attive totalmente, evitando zone d’ombra, che riguardano ancora 1/ 4 del territorio, tra cui i quartieri più a rischio. Su questo obiettivo Comune e Regione devono lavorare in assoluta sinergia.

Altri temi cruciali, trattati nell’importante vertice in Prefettura, mi sembrano l’esigenza ineludibile che le ingenti risorse del Pnrr siano sottratte agli appetiti della criminalità organizzata e che il tessuto delle attività commerciali sia liberato dalla piaga (che produce concorrenza sleale) dell’abusivismo. Altro tema, appena sfiorato nella riunione, che necessita di un adeguato approfondimento, è quello relativo al Patrimonio immobiliare. Qui occorre una riflessione seria. Tra qualche settimana dovrebbe esserci la fine della proroga degli sfratti, decisione complicata e da valutare con attenzione, considerato l’aumento della sofferenza sociale causata dalla nuova ondata dalla pandemia. È evidente che occorre operare una distinzione tra “morosità incolpevoli” e abusi e irregolarità troppo a lungo tollerate che hanno generato la negazione di diritti e tutele sacrosante. Sul patrimonio immobiliare comunale sarebbe indispensabile far partire un programma di valorizzazione e riqualificazione che veda protagonisti, oltre alle istituzioni, anche i privati, le forze produttive, i sindacati del settore.

Soprattutto mi pare urgente affrontare, dopo 5 sanatorie, la pratica non più sostenibile delle occupazioni abusive, spesso, soprattutto nei quartieri maggiormente deprivati sul piano socio- culturale, “gestite” dai clan della camorra. Al riguardo qualche generico impegno è stato assunto dall’ Assessore Mancuso, c’è solo da attendere con laica fiducia. L’incontro con il ministro Lamorgese può rappresentare certamente un punto di svolta e di rottura con un passato di indulgenza e persino di compromissioni con le diffusissime pratiche di illegalità che hanno minato e minano diritti fondamentali e costituiscono un serio rischio per la sicurezza urbana. C’è però assolutamente bisogno che dall’enunciazione delle buone e nobili intenzioni si passi a fatti, scelte e provvedimenti risoluti, immediati e concreti.