“No alle coppie gay, gli studenti sono contrari”, il clamoroso caso del Ballo delle debuttanti scomoda il governo

Due coppie: una di studentesse e un’altra di studenti gay escluse dal ballo delle debuttanti. Ed è scoppiato il caso allo storico Convitto Cicognini di Prato. Con un paio di marcie indietro, dichiarazioni, indignazione, un sondaggio perfino. Coinvolti perfino due ministri del governo Draghi nella polemica che è diventata un caso nazionale: piuttosto grottesco anche. Si è parlato di discriminazione, ovviamente, di inclusione e di gogna mediatica nei confronti degli studenti. Il ballo riservato agli studenti di quinta superiore si dovrà tenere il 18 giugno.

Le prime polemiche erano partite la scorsa settimana quando l’Arcigay Prato-Pistoia “L’Asterisco” aveva raccontato e denunciato la delusione di due coppie di studenti e studentesse gay escluse dal ballo. La Preside dell’Istituto Giovanna Nunziata, interpellata dall’Arcigay, aveva parlato “di una tradizione centenaria, non sono io a decidere in autonomia. La macchina organizzativa oramai è partita”. La dirigente scolastica si era detta quindi favorevole all’inclusione ma dal prossimo anno scolastico.

Nonostante la macchina organizzativa fosse partita, alla fine della scorsa settimana è intervenuto direttamente l’esecutivo sul caso e la vicenda ha preso un altro verso. La ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti ha definito molto grave quello che stava succedendo al Convitto e ha invitato a superare “il simbolismo che viene associato all’idea del ballo delle debuttanti”. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha telefonato all’Istituto. Lunedì sia il consiglio d’Istituto che il consiglio di amministrazione hanno votato per l’inclusione delle coppie gay al ballo. Caso chiuso, anzi no.

Sulla piattaforma Google Forms è partito un sondaggio inviato dalla dirigenza a studenti e famiglie: non è chiaro se alla consultazione abbiano risposto solo gli alunni o anche i genitori, per l’Istituto comunque sono stati gli studenti a essersi espressi sulla questione. Per 198 studenti l’appuntamento deve essere “aperto a tutte le coppie liberamente formate” mentre per 199 dev’essere conservato “il format dei balli di sala”. Per un solo voto la maggioranza è andata a chi promuove il ballo solo tra maschio e femmina. Il 50,1%. Stando a quanto scrive Il Tirreno l’Istituto tornerà a riunirsi e a esprimersi magari definitivamente a questo. “Per questo riconvocherò gli organi della scuola tenendo conto del parere degli studenti”, le parole della preside. Il trionfo della democrazia diretta.

Sarebbe come chiedere agli studenti se vogliono neri ed ebrei tra i loro compagni, se la maggioranza dice di no vengono esclusi? La scuola deve tutelare le minoranze, non le maggioranze che discriminano. Infatti, su 397 studenti il 50,1% si è dichiarato contrario ed ora la preside vuole nuovamente vietare il ballo di scuola alle coppie LGBT+”, l’intervento di Fabrizio Marrazzo, Portavoce Partito Gay per i Diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista e Liberale che ha chiesto al ministero un’ispezione al Convitto e la sospensione della preside in quanto “la scuola non può cancellare i diritti con un sondaggio, non è una città-stato”.

Il parlamentare e segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha annunciato un’interrogazione parlamentare. Il Presidente della Provincia di Prato e il sindaco Matteo Biffoni si sono schierati con i ragazzi esclusi. Il Convitto Cicognini è l’istituto scolastico statale più antico di Prato. Comprende una scuola elementare, una scuola media, un liceo classico e un liceo scientifico. Dal 2016 al ballo è ammessa anche la musica moderna. Questa modifica al secolare e intoccabile regolamento sì, è stata apportata senza titubanze all’epoca.