Una ‘banale’ rissa da bar che nascondeva in realtà un contesto diverso. È quanto scoperto dai carabinieri di Lauro, in provincia di Avellino, intervenendo per la segnalazione di spari d’arma da fuoco all’interno di un circolo ricreativo del piccolo paesino campano.

Un 79enne del posto, dopo essersi visto rifiutare da bere dal barista, estrae infatti una pistola semiautomatica e spara due colpi, che solo per una casualità non hanno colpito nessuno dei presenti.

Una tragedia sfiorata che nascondeva altro. Come accertato dai carabinieri di Lauro, intervenuti nel circolo ricreativo assieme ai colleghi di Quindici, i due protagonisti erano padre e figlio. Il 79enne era infatti il padre dell’uomo al bancone, gestore del circolo teatro della lite. Neanche il legame di sangue ha impedito all’anziano di estrarre l’arma, poi risultata rubata dagli accertamenti dei militari, e utilizzarla fortunatamente senza ferire nessuno.

Figlio che nonostante quanto accaduto non aveva sporto denuncia: a farlo dunque sono stati gli stessi carabinieri. Per il 79enne il Gip del tribunale di Avellino ha emesso un’ordinanza di arresto ai domiciliari: dovrà rispondere di tentato omicidio, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi.

Dopo le indagini la questura di Avellino ha disposto la chiusura per 15 giorni del circolo.

Redazione

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