“Nostra figlia è lesbica, ce la deve guarire”, genitori portano 16enne dall’esorcista

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse 16 Luglio 2020 Roma (Italia) Cronaca Manifestazione LGBTQ in favore della legge Zan che condanna l’omotransfobia Nella Foto : la manifestazione in piazza Santi Apostoli Photo Cecilia Fabiano/LaPresse July 16 , 2020 Rome (Italy) News LGBTQ protest in support of Zan law the law that condemn the discrimination In the pic : the protesters in Santi Apostoli Square

La figlia è lesbica: e i genitori pensano bene di portarla dall’esorcista. Per guarirla, ovviamente. E perché sennò? Sembra una barzelletta – della serie: ci sarebbe da ridere se non si fosse da piangere, insomma – e sarebbe effettivamente divertente se non ci fosse di mezzo una ragazza, nessuna malattia, neanche un filo di disturbo, discriminata e maltrattata dai genitori.

Sul caso era stata aperta un’indagine seguita dal pubblico ministero Barbara Badellino. A fare notizia in questa vicenda grottesca che si è verificata a Torino riportata da La Repubblica è anche che la coppia è molto agiata, alta classe sociale e contesto culturale. Altro che ddl Zan e Simone Pillon.  “Non c’è il maligno dietro all’omosessualità. Non si può fare un esorcismo per questo. Io posso solo parlarle per darle un conforto religioso”, ha chiarito perfino il prete alla madre e al padre evidentemente disperati.

Stando a quanto ricostruito dal quotidiano, quando la madre ha capito che la figlia aveva una fidanzata aveva iniziato a vietarle di uscire di casa, a negarle di vestirsi come voleva, a controllarla e opprimerla. La ragazza 16enne soffriva ed era riuscito ad esternare il suo dolore soltanto a scuola. Ha quindi raccontato in un’emozionate e lancinante lettera a un’insegnante la sua sofferenza.

Una volta avviato il procedimento l’adolescente è stata allontanata dal nucleo familiare e affidata a una comunità. Dopo pochi mesi la figlia aveva deciso nonostante tutto di tornare a casa. Dopo un percorso con gli assistenti sociali che hanno seguito sia la ragazza che i genitori, fino all’accettazione da parte della coppia di una situazione – molto banalmente – tutt’altro che patologica o problematica, la procura ha chiesto l’archiviazione dell’accusa di maltrattamenti. Almeno, un lieto fine.