Dietro i banchi, carta e penna in mano, per dare la caccia al Maligno. Dopo lo stop delle frequentazioni in presenza dovuto alla pandemia, ha registrato un boom di iscrizioni il corso sull’esorcismo e la preghiera di liberazione organizzato dall’Istituto Sacerdos dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum in Roma e dal Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa (Gris). Giunto ormai alla 15esima edizione, si terrà fino al 30 ottobre prossimo, è il primo al mondo nel suo genere.

Gli organizzatori raccontano che il corso “propone una ricerca accademica attenta e multidisciplinare sul ministero dell’esorcismo e della preghiera di liberazione. Una risposta concreta, approfondita e professionale a questa tematica attuale e spesso ancora poco ben conosciuta”. Tra le principali novità dell’edizione 2021, ci saranno la presentazione di un’importante ricerca sull’esorcismo realizzata da Sacerdos in collaborazione con il Gris e l’Università di Bologna, una tavola rotonda tra esorcisti di diverse confessioni cristiane e, inoltre, l’intervento di un sacerdote francese, don Olivier Rolland, esperto in preghiera di guarigione. Il corso è in italiano con traduzione simultanea in inglese e spagnolo.

Dopo i lockdown le iscrizioni sono aumentate notevolmente. Dei 100 iscritti in presenza e dei 37 che seguiranno le lezioni online, circa la metà sono laici, anche di altre confessioni cristiane, ha spiegato il coordinatore del corso, padre Luis Ramirez. Secondo il sacerdote in questi anni si è registrata una partecipazione sempre crescente, inizialmente di vescovi e sacerdoti, per lo più esorcisti, e successivamente anche di numerosi laici.

Padre Ramirez ha spiegato l’importanza della presenza e della formazione dei laici proprio perché spesso affiancano un esorcista e partecipano al rito “con un ruolo di sostegno alla preghiera, ai familiari o anche, se si tratta di medici, con un supporto medico-scientifico”. Il sacerdote ha, inoltre, spiegato, che con la pandemia non sono aumentate le richieste di esorcismi, ma di aiuti e sostegni psicologici. Oggi, rispetto per esempio agli anni Novanta, nella Chiesa in generale, sia da parte dei vescovi, sia dei laici, si è diffusa una maggiore coscienza di questa tematica”.

Papa Francesco ha recentemente parlato dell’argomento: “Quando si avvicina il seduttore la tentazione è di dialogare con lui, come ha fatto Eva, e se noi entriamo in dialogo con il diavolo saremo sconfitti. Mettetevi questo nella testa e nel cuore: con il diavolo mai si dialoga, non c’è dialogo possibile”. E ha spiegato: “Il demonio, quando prende possesso del cuore di una persona, rimane lì, come a casa sua e non vuole uscirne. Per favore, non facciamo affari con il demonio”.

Gianni Emili

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