Polmone d’acciaio, come funziona e cos’è la prima protesi respiratoria legata ai casi gravi di poliomielite: Paul Alexander ci ha vissuto per 70 anni

Da poche ore è morto Paul Alexander, l’uomo che ha vissuto 70 lunghissimi anni all’interno di un polmone d’acciaio dopo essere sopravvissuto a un’epidemia di poliomielite da bambino.  Le foto di Paul chiuso all’interno di un macchinario denominato “polmone d’acciaio” hanno fatto il giro del mondo.

Come funziona il polmone d’acciaio e a cosa serve

Il “polmone d’acciaio” o corazza è stato la prima protesi respiratoria utilizzata in terapia delle dispnee neurogene, in particolare legate ai casi più  gravi di Poliomielite. Il paziente era tutto o solo torace e addome , dentro una scatola, con la testa di fuori e una macchina apposita generava ciclicamente una pressione negativa nella scatola , facendo espandere ritmicamente al cassa toracica. L’esatto opposto della Ventilazione polmonare moderna, ottenuta con tubi endotracheali o tracheotomie e con l’immissione di una pressione positiva di miscela respiratoria.

In caso di paralisi o insufficienza dei muscoli ingaggiati nella respirazione (intercostali e, soprattutto, diaframma), si veniva inseriti in questo “tubo” con due fasce a tenuta, una sulla vita e una sul collo. Una parte del tubo si dilatava (creando una depressione interna) e comprimeva (con conseguente pressione interna) ritmicamente, creando respirazione passiva: la cassa toracica seguiva questa alternanza di azioni. Il soggetto poteva essere estratto per cura del corpo e ricambio di vestiti, applicandogli alla bocca, con narici chiuse, una pompa alternativa che induceva attivamente la respirazione, con una valvola di aspirazione aria pulita e una di espulsione aria viziata.

Il polmone d’acciaio ideato in Svezia durante l’epidemia di poliomielite del dopoguerra

Il “polmone d’acciaio” fu ideato in Svezia durante l’epidemia di Polio del dopoguerra. E i primi ventilatori polmonari nacquero in quel periodo, dalla ditta Engstrom. Nei “polmoni d’acciaio” il paziente respirava colla bocca e il naso, ma era pressoché una testa attaccata ad un corpo artificiale.

La ventilazione a pressione positiva e negativa

Il polmone d’acciaio è un ventilatore a pressione negativa che aspira l’aria nei polmoni. Lo svantaggio principale è che si deve rimanere al suo interno, praticamente per sempre. Il vantaggio è che è abbastanza comodo starci; non c’è bisogno di sedazione, né di un tubo di respirazione, quindi la testa è libera e si può parlare e mangiare.

La ventilazione a pressione positiva (che soffia aria nei polmoni) richiede una macchina molto più piccola e il corpo è libero. Ma è necessario un tubo di respirazione. Se il tubo è inserito nella bocca o nel naso, è necessario un sedativo per tollerare il tubo. Con la tracheostomia, invece, il tubo di respirazione passa attraverso la parte anteriore del collo, lasciando libera la testa (e il corpo) e senza bisogno di sedazione.