“Processo a Schettino e Costa Concordia iniquo”, ma la Corte Europea respinge il ricorso del comandante

Foto LaPresse - Marco Cantile 24/06/2015 Meta di Sorrento (IT) Cronaca Francesco Schettino presenta il suo libro sul naufragio della Concordia scritto con la giornalista Vittoriana Abate Nella foto: Francesco Schettino al tavolo con gli altri durante la conferenza Photo LaPresse - Marco Cantile 06/24/2015 Meta di Sorrento (IT) Chronicle Francesco Schettino presents his book on the sinking of the Concordia wrote with journalist Victorian Abate

Respinto il ricorso di Francesco Schettino alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo. L’ex comandante della nave Costa Concordia – condannato in Cassazione a 16 anni di carcere per le accuse di lesioni, naufragio, abbandono della nave, mancate comunicazioni alle autorità – aveva presentato istanza nel marzo del 2018 per presunte violazioni dei diritti dell’imputato e in particolare all’ultimo grado del processo. La Cassazione nel maggio del 2017 aveva confermato la condanna già formulata in primo e in secondo grado.

Il ricorso poggiava su più punti e mirava alla possibilità di chiedere una revisione del processo, come richiesto già lo scorso marzo. Schettino è difeso dagli avvocati Saverio Senese, Pasquale De Sena, Paola Astarita, Irene Lepre e Donato Staino. La squadra di legali aveva fatto riferimento a “sintomi di iniquità” oltretutto caratterizzata da una campagna mediatica che avrebbe condizionato il procedimento, specialmente in primo grado di giudizio.

Altro aspetto segnalato dalla difesa: l’assegnazione del giudizio di appello a una sezione della Corte scelta ad hoc aveva evidenziato una deroga al principio costituzionale del giudice naturale precostituito. Schettino sconta la sua pena nel carcere di Rebibbia a Roma.

Schettino venne condannato per il naufragio della nave da crociera nelle acque dell’isola del Giglio. La tragedia si consumò la sera del 13 gennaio 2012. Morirono 32 persone e altre 157 rimasero ferite. La strage ebbe gravi ripercussioni dal punto di vista ambientale e naturalistico oltre che ingenti conseguenze economiche. La nave da decina di migliaia di tonnellate e centinaia di metri si arenò a pochi metri dalle coste della piccola isola dove rimase per anni.

Schettino aveva 52 anni all’epoca del tragico incidente. Era nato in una famiglia di marinai a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, si era diplomato all’istituto nautico Nino Bixio di Piano di Sorrento e aveva lavorato per la Compagnia di navigazione Tirrenia. Dal 2002 era stato assunto dalla Costa Crociere e dal 2006 era al comando della Costa Concordia, inaugurata il 7 luglio dello stesso anno a Civitavecchia dalle madrine Eva Herzigova e Antonella Clerici. La bottiglia schiantata sulla fiancata non si era rotta: simbolo di cattivo auspicio. Il relitto venne rimosso dal luogo del naufragio nel 2014 e smantellato entro il luglio del 2017 a Genova.