Psicodramma centrosinistra in Calabria, Ventura si ritira: era stata indicata da Letta e Conte

Sta assumendo i contorni della farsa la strategia del centrosinistra in Calabria, Regione dove in autunno si andrà a voto per trovare il successore di Jole Santelli, la governatrice tragicamente scomparsa lo scorso ottobre. 

Il centrosinistra si ritrova infatti senza un candidato a pochi mesi dalle urne: Maria Antonietta Ventura, l’imprenditrice scelta lo scorso 18 giugno dal Enrico Letta, Roberto Speranza e Giuseppe Conte, allora leader in pectore dei 5 Stelle, ha fatto venerdì sera “un passo di lato”.

Al nome del presidente di Unicef Calabria e del Cda del Gruppo Ventura, società di famiglia che opera nel settore dell’armamento ferroviario, si era arrivati non senza polemiche: il consigliere regionale Dem Nicola Irto era stato ‘costretto’ al ritiro perché bocciato dagli stessi vertici del Nazareno sull’altare dell’alleanza con Conte. 

Alleanza di centrosinistra che aveva quindi puntato sull’imprenditrice di 53 anni, che però ieri ha preferito ritirarsi dalla corsa alla Regione Calabria sulla spinta delle polemiche riguardanti vicende giudiziarie dell’azienda di famiglia. Venerdì si era diffusa la voce di una interdittiva antimafia che avrebbe colpito una delle aziende del gruppo. Voce che è rimasta tale, sottolinea anche l’Ansa, non avendo trovato conferme.

“Avevo deciso – afferma la Ventura in una nota – di raccogliere l’invito a candidarmi e condurre una battaglia fiera e leale, a viso aperto, con parole chiare e proposte concrete per ridare dignità alla Calabria e orgoglio ai calabresi. Preferisco però, con dolore, fare un passo di lato per evitare che vicende, che – lo sottolineo con forza – non mi riguardano personalmente, possano dare adito a strumentalizzazioni che nulla avrebbero a che fare con il merito della campagna elettorale”. Il pensiero va poi alle “oltre 1.000 famiglie dei lavoratori diretti e indiretti relativi alle aziende del mio gruppo” che, dice Ventura, “ho la responsabilità di tutelare”.

In campo per le Regionali restano dunque il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il capogruppo alla Camera di Forza Italia Mario Occhiuto ed Ernesto Magorno, senatore di Italia Viva.