Renew Europe a Milano, migrazione al centro

La gestione del fenomeno migratorio rappresenta presente e futuro dell’Italia e non solo la cui portata è connessa a questioni geopolitiche, demografiche, economiche e climatiche che soltanto l’esito delle Europee 2024 provvederà a modellare. Il secondo appuntamento di “Milano per Renew Europe” in scena al teatro Parenti si è concentrato questa volta sulla necessità di assimilare il flusso migratorio non più come elemento marginale o procrastinabile, ma come fenomeno assolutamente irreversibile. Approfondire l’importanza di questa tematica snocciolando le conseguenze che inevitabilmente impatteranno sul futuro del nostro Paese è stato l’esercizio che Stefano Allievi, professore di Sociologia e direttore del Master in Religions, Politics and Global Society presso l’Università di Padova, è incaricato di eseguire. “Governare il flusso migratorio è l’obiettivo da cui l’Europa intera deve partire”, ha annunciato l’autore del libro appena pubblicato da Laterza “Governare le migrazioni”, ammonendo i Governi che si sono progressivamente succeduti di aver troppo tergiversato sul tema. “L’imperativo è ricreare i canali regolari di migrazione e superare una volta per tutte l’insensata distinzione tra richiedenti asilo e migranti economici”.

La dirigente pubblica della sicurezza a Milano e Presidente del Forum Security, Maria Grazia Santini, ha evidenziato quanto la necessità di gestire il fenomeno migratorio sia inevitabile “vuoi perché lo spauracchio sicurezza dipende dal processo con il quale lo si intende governare, vuoi perché non esiste una risposta risolutiva ma solo una sorta di vademecum che l’Europa intera deve costruire per poi fornirlo a se stessa”. Uscire da certe logiche emergenziali è stato invece il monito del Questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, che ha sottolineato l’importanza di creare canali di ingresso governati e regolamentati sollecitando inoltre i media a una narrazione sincera, o comunque meno approssimativa e propagandistica del fenomeno. Se creare nuovi equilibri a livello sociale è stato l’obiettivo di Dragos Tudorache, collegato telematicamente con Milano, membro del Parlamento Europeo nel gruppo Renew Europe, l’esperto economista Tito Boeri ha raccomandato “lucidità nel non considerare l’immigrato una mera minaccia che porta via il lavoro all’italiano e contribuisce a minarne la sicurezza”, elogiando il superamento del Trattato di Dublino e sollecitando questo Governo a fare di più e meglio.

Il Professore del dipartimento di Economia dell’Università Bocconi ha infine auspicato poi l’introduzione di opere di investimento nell’integrazione di chi è già in Italia e il superamento della segregazione abitativa che intralcia questo fenomeno. “L’opinione pubblica va in questo senso persuasa parlando di immigrazione non in termini emergenziali quanto opportunistici perché il calo delle nascite influisce sul sistema pensionistico e per fronteggiare questa situazione si rende necessario l’aumento di flussi di persone che possano lavorare e pagare i contributi salvaguardando così il sistema di protezione sociale”. Insomma, nella città lombarda gli organizzatori di questo ciclo di incontri “Milano per Renew Europe” hanno ancora una volta fatto centro, portando una qualità alta della discussione di fronte ad una platea del Teatro Parenti anche questa volta gremita. Prossimo appuntamento il 27 novembre alle 18.30: questa volta si parlerà di politica industriale europea.