Riaprono le scuole, caos e assembramenti. Genitori divisi: “Spero in aumento contagi così richiudono tutto”

La scuola a Napoli riparte tra le polemiche. Caos e assembramenti all’esterno delle elementari e delle medie, gli alunni di quest’ultime ritornati in classe oggi, lunedì 25 gennaio, a oltre tre mesi di distanza dall’ultima presenza in aula. E da lunedì primo febbraio è atteso il rientro tra i banchi di scuola, almeno al 50%, anche degli istituti superiori.

Numerose le testimonianze pubblicate sui social dai genitori. Nonostante l’ingresso scaglionato è stato inevitabile creare folla all’esterno degli istituti scolastici vuoi per mancanza di organizzazione, vuoi perché chi doveva entrare successivamente è arrivato in anticipo fuori scuola. In alcune scuole medie della città le classi sono entrante a distanza di cinque minuti l’una dall’altra. Un lasso di tempo decisamente ristretto che ha generato assembramenti e polemiche.

Da Pianura a Chiaia alla zona orientale della città, le foto del caos hanno popolato i social. Nel quartiere flegreo di Napoli all’esterno della scuola media Ferdinando Russo, in via Vincenzo Marrone, erano oltre un centinaio le persone, tra alunni e genitori, accalcate all’ingresso.

“E’ inspiegabile una situazione del genere, non è stato fatto nulla per prevenire tutto questo” denuncia una mamma. Un’altra si augura addirittura un “amento dei contagi per far richiudere presto le scuole perché così non si può andare avanti”.

Scuola media Carlo Poerio

Discorso analogo anche all’esterno della scuola media Carlo Poerio al Corso Vittorio Emanuele, nel quartiere Chiaia. Assembramenti e polemiche dei genitori. Molti di loro sono favorevoli alla didattica in presenza ma “con regole precise. In questo primo giorno ha regnato il caos – spiega un papà – speriamo la situazione migliori nei giorni successivi. Bisogna organizzare bene lo scaglionamento degli ingressi perché così è impossibile rispettare tutte le norme di sicurezza”.

Scuola media Ferdinando Russo

Un genitore della scuola elementare Maria Cristina di Savoia, sentito dal Riformista, ci ha detto: “Si crea un enorme assembramento all’esterno dell’istituto. Non credo ci sia bisogno di uno scienziato per capire che tutti i bambini, tranne quelli di prima elementare, potrebbero salire in classe da soli con una finestra oraria d’ingresso di 15/20 minuti e con le maestre che potrebbero attenderli direttamente in aula. Sarebbe un modo semplice  – spiega – per evitare qualsiasi tipo di assembramento all’esterno ma anche nel cortile della scuola. Ogni mattina tra l’altro ci sono decine di bambini che arrivano con pulmini o con i fratellini che devono aspettare anche 30 minuti il loro orario d’ingresso, e cosa credete facciano in quel tempo? Giocano e si assembrano con i compagni di classe così come i genitori che restano lì in attesa. Senza considerare il maltempo e il freddo tipico del periodo invernale che rendono il tutto ancora più complicato e rischioso (non solo per il Covid) per i bambini” conclude.

https://video.ilriformista.it/scuola-a-napoli-studenti-in-piazza-usati-come-cavie-chiediamo-scuole-sicure-i5nW1Wthk7

Intanto sempre in mattinata gli studenti delle superiori sono scesi in piazza per manifestare all’esterno di Palazzo Santa Lucia, sede della giunta regionale della Campania, chiedendo di tornare a scuola in estrema sicurezza. “Il covid non deve nascondere i vecchi mali della scuola, ma deve essere pretesto per curarli. Noi siamo stanchi di essere utilizzati come cavie e considerati come untori solo per nascondere gli errori del governo”, dicono i ragazzi che hanno anche esposto striscioni con le scritta: “Vogliamo certezza, rientro in sicurezza”. Il riferimento è al potenziamento dei mezzi pubblici: “I trasporti fanno schifo come a ottobre, se aumentano i contagi è colpa nostra, se le cose vanno bene è merito del Governo”.

“La Dad è controproducente, non porta nessun risultato, molti studenti stanno smettendo di studiare” commenta una ragazza che aggiunge: “E’ giusto ritornare in presenza ma in sicurezza altrimenti non ne vale la pena perché tra due settimane saremo nuovamente a casa”.

L’UNITA’ DI CRISI: CONTROLLI FUORI LE SCUOLE – In relazione alle notizie e alle immagini pervenute all’Unità di Crisi, e alle relative verifiche effettuate, che testimoniano diffuse situazioni di assembramento davanti agli istituti scolastici, si invitano i sindaci a predisporre mirati servizi di controllo da parte delle Polizie Municipali, in particolare nelle fasi di ingresso e di uscita di alunni e studenti dagli istituti scolastici.
L’Unità di Crisi ricorda che occorre mantenere alta la guardia contro i contagi e che la situazione generale deve assolutamente invitare tutti al rispetto dei protocolli di sicurezza, e in generale ad osservare comportamenti prudenti e responsabili. ​

FOCOLAIO ALLE ELEMENTARI: NEGATIVI  224 TAMPONI – Tutti negativi i 224 tamponi effettuati nella scuola primaria Zanfagna, del plesso Minniti di Fuorigrotta, zona Ovest di Napoli, dove in una classe si sono registrati diversi casi di positività al Covid: 18 studenti e 4 docenti, tutti tra giovedì e sabato scorso. Ieri il dipartimento di prevenzione Asl Napoli 1 centro ha eseguito i tamponi con metodica molecolare a tutti gli studenti, docenti e non docenti sia delle classi della primaria che delle sezioni dell’infanzia, su base volontaria. A seguito della convocazione del dirigente scolastico hanno aderito 59% degli studenti e l’81% dei docenti e personale non docente.