Riformisti e europeisti, oggi l’incontro decisivo. Il sostegno di Beppe Sala

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 20-12-2023 Roma Politica Quirinale - Cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno con i rappresentanti delle Istituzioni, delle Forze Politiche e della società civile Nella foto Riccardo Magi, Matteo Renzi 20-12-2023 Rome (Italy) Politics Quirinale palace - Ceremony for the exchange of end-of-year greetings with the high officials of the State In the pic Riccardo Magi, Matteo Renzi

Beppe Sala e Paolo Gentiloni erano ieri insieme, a Milano e a Bergamo dove sono state ricordate le vittime del Covid. Sul contenuto degli incontri, al netto del riserbo, emerge l’attenzione dei due riformisti per l’esperimento della lista “Stati Uniti d’Europa”. Il progetto comune di PiùEuropa, Italia Viva, Azione, Psi, Alde, Radicali Italiani e Volt è visto con interesse dal sindaco di Milano nell’inedita veste di spin doctor europeista.

Dell’idea di una lista degli Stati Uniti d’Europa lanciata da Emma Bonino per le europee “ne penso bene. Io continuo a dire che al centrosinistra manca un po’ il centro”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine di un punto stampa con il commissario europeo Paolo Gentiloni.

“Da quel che ho capito, le formazioni che faranno parte di questa lista, con ancora qualche dubbio, con il sistema elettorale europeo che è un proporzionale, faranno la loro corsa – ha aggiunto -. Vorrei solo essere sicuro che il giorno dopo le europee, si sentano profondamente parte del mondo del centrosinistra. Io come Paolo Gentiloni abbiamo a cuore il fatto che il centrosinistra torni a essere competitivo anche per il governo in Italia”. “Ci vorrà del tempo parlando di programmi e di idee, perché non può essere una costruzione di una lista vicino all’altra o di campi, ma ci devono essere programmi – ha concluso -. L’idea degli Stati Uniti d’Europa è positiva, da guardare con attenzione”. Cosa voleva dire Sala, parlando del “giorno dopo le elezioni?”.

Abbiamo ricostruito: quel riferimento origina nelle pieghe di un documento lanciato dalla Federazione dei Civici Europei – a Roma rappresentata da Giampaolo Sodano e Claudio Signorile, a Milano da Franco D’Alfonso e Stefano Rolando. L’operazione è volta a fondare il Comitato 11 giugno. Data simbolo del day after: fatto l’Europarlamento, ci sarà da fare l’Europa. Al manifesto dei costituenti del Comitato 11 giugno stanno lavorando Lia Quartapelle, Pierfrancesco Maran, Pietro Bussolati, Laura Specchio ed Emmanuel Conte assessore civico al bilancio del Comune di Milano. Pezzi del Pd riformista e del mondo civico che guardano al ponte da costruire con gli europeisti della lista Stati Uniti d’Europa.

Mentre a Milano si costruisce, a Roma si attende: oggi il nuovo, decisivo incontro nella sede di +Europa dove Riccardo Magi proverà a chiudere la prima bozza dell’accordo per le liste congiunte. A pochi passi c’è la redazione di Dagospia, oggetto ieri degli strali di Matteo Renzi. “Il senatore Matteo Renzi ha dato mandato ai propri legali per agire in sede giudiziaria contro il sito Dagospia per il Dagoreport di oggi alle 13.57, che smentisce categoricamente. Renzi, che ha già vinto una causa contro Dagospia due anni fa per oltre centomila euro, procederà in sede civile”. Così recita una dura nota dell’ufficio stampa di Italia Viva in merito ad un articolo secondo cui Renzi avrebbe chiesto a Emmanuel Macron di essere candidato con Renew in Francia, come candidato transnazionale.

La corsa europea di Matteo Renzi è invece lanciata in tutta Italia con una importante campagna di affissioni nelle principali stazioni e negli spazi di grande formato delle arterie romane e milanesi. “Con Renzi al centro”, il claim secco presenta il leader di Italia Viva senza simboli di partito.